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MotoGP, infortuni a pioggia nella classe regina: format difficile da gestire per i piloti?

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Caduta MotoGP

Un elenco in costante aggiornamento. Siamo nel sesto appuntamento del Mondiale 2023 di MotoGP e, oltre a una Ducati sempre super convincente, quello che si conferma sono gli infortuni tra i piloti della classe regina. Si è perfettamente consapevoli della pericolosità della massima categoria del motociclismo, per le alte velocità sviluppate, ma è doveroso evidenziare quanto sta accadendo.

Dal primo round di Portimao (Portogallo), dove Pol Espargaró, Enea Bastianini, Marc Marquez e Miguel Oliveira uscirono con lesioni di varia natura, altri piloti purtroppo hanno fatto presenza al centro medico dei circuiti.

A Le Mans (Francia) a rimetterci sono stati, tra gli altri, Luca Marini e Francesco Bagnaia, con fratture al polso e alla caviglia, mentre al Mugello hanno rimediato infortuni i due spagnoli Joan Mir e Alex Rins: il primo al dito della mano e il secondo alla gamba destra, con frattura nello specifico di tibia e perone. Conclusione: addio weekend toscano e nel caso di Rins lo stop sarà lungo, non certo per la felicità della Honda.

Ci si chiede a questo punto se tutti questi incidenti siano in qualche modo legati al nuovo format, che prevede in tutti i fine-settimana Sprint Race. Nei fatti, i centauri sono costretti a spingere al 100% fin dal primo turno e momenti di respiro non ce ne sono. Tempi serrati che possono portare i primattori della pista ad andare oltre i propri limiti, spinti dalla voglia di approfittare del momento.

La Race Direction, in questo contesto, ha avuto un modo di giudicare gli episodi in pista non così coerente e ciò non ha aiutato i centauri a capire fin dove potersi spingere. In un contesto così caotico, dunque, il rischio di farsi male sembra aumentato e, forse, qualche riflessione andrebbe fatta.

Foto: LaPresse