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Calcio

Europei Under 21: le favorite e le outsider. L’Italia vuole sognare in grande

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Lorenzo Colombo in Under 21

La Francia davanti a tutti. Poi la Germania detentrice del titolo, la Spagna e un terzetto composto da Inghilterra, Italia e Portogallo. Sono queste le sei grandi favorite per la vittoria degli Europei Under 21, in programma da domani mercoledì 21 giugno a domenica 8 luglio in Romania e Georgia. Ebbene sì, la squadra di Paolo Nicolato può farcela. Nonostante manchi qualcosa in attacco gli azzurrini hanno le carte in regola per arrivare fino in fondo. Anche se guardando gli organici delle 16 Nazionali in lotta la battaglia si preannuncia davvero serrata.

Subito dietro alle “magnifiche sei”, infatti, troviamo Olanda e Belgio, che si candidano entrambe al ruolo di guastafeste. I giocatori di qualità non mancano alle due formazioni fiamminghe: se riusciranno a trovare il giusto equilibrio tra i reparti sarà dura per tutti batterle. E occhio alle tante outsider presenti nel lotto, con Norvegia e Romania in testa. Ma cerchiamo di fare un po’ di ordine.

Le favorite d’obbligo

Com detto le favorite principali sono Francia, Germania e Spagna. I Bleus possono contare su una rosa strepitosa, con tanti calciatori giovani ma già affermati nei rispettivi club. Tra i reparti il migliore è senz’altro l’attacco, dove spiccano Adli del Bayer Leverkusen, Barcola e Cherki del Lione, ma soprattutto il duo del Rennes composto da Gouiri e Kalimuendo, 22 reti in due nell’ultima Ligue 1, e Wahi, punta centrale classe 2003 che ha chiuso il campionato francese a quota 19 gol con la maglia del Montpellier. Dietro Lukeba (Lione) Kalulu (Milan), Badé (Siviglia) e Simakan (Lipsia) sono delle certezze, così come Caqueret (Lione) in mezzo al campo. Batterli sarà tutt’altro che semplice. Ma il girone D con Italia, Norvegia e Svizzera non sarà una passeggiata.

Anche la Germania ha un organico di altissimo livello. Su tutti spiccano Moukoko, attaccante classe 2004 che ha sfiorato il titolo tedesco con il Borussia Dortmund, e Schade del Brentford, esterno di origini nigeriane che ha vissuto una stagione in chiaroscuro in Premier League. A centrocampo le alternative non mancano dietro ai titolari Huseinbasic (Colonia), Krauss (Schalke) e Keitel (Friburgo), che è anche capitano. Dietro potrebbe giocare il neo interista Bisseck, ma da Netz (Borussia Mönchengladbach) a Vagnoman (Stoccarda) passando per Bauer (Augsburg) parliamo sempre di ragazzi titolari o quasi nei propri club in Bundesliga. Per intenderci, il Ct Di Salvo si è permesso di lasciare a casa due ottimi giocatori come Thiaw (Milan) e Samardzic (Udinese). I tedeschi sono favoriti nel girone C insieme all’Inghilterra, completato da Repubblica Ceca e Israele.

Il terzetto si chiude con la Spagna, come sempre incredibile per qualità individuali. Ruiz del Braga, 7 gol nelle qualificazioni, è centravanti e capitano. Ma è nel cuore del campo che le Furie Rosse risplendono di luce propria. Il merito è di  Veiga (Celta Vigo), Baena (Villarreal), Sancet (Athletic Bilbao) e Oroz (Osasuna), tutti titolari inamovibili nella Liga. E a loro se ne aggiungono tanti altri. Il punto debole può essere la difesa, dove manca un centrale di sicuro affidamento. Proprio per questo il Ct Denia sembra orientato ad arretrare di qualche metro Guillamón, centrocampista del Valencia. Insomma, la squadra è fortissima. E pure esperta, visto che in rosa può contare su 14 classe 2000. Per di più il girone B con Croazia, Romania e Ucraina sulla carta è il meno proibitivo.

Dalla seconda fascia alle outsider

Le dirette inseguitrici del terzetto di testa sono Italia, Inghilterra e Portogallo, con Belgio e Olanda subito dietro. Le ultime tre, però, sono state inserite nel girone A insieme alla Georgia, dunque hanno il destino segnato: solo due di loro accederanno ai quarti di finale. Sempre che i padroni di casa non si qualifichino a sorpresa. La Georgia, con le altre sette squadre rimaste nel lotto, va inserita infatti tra le possibili outsider: in prima fascia mettiamo Romania, Ucraina, Svizzera, Croazia e Norvegia, in seconda Repubblica Ceca, Israele e per l’appunto la Georgia.

Tornando alle favorite per la vittoria finale partiamo dagli azzurrini. La squadra di Nicolato ha un’ottima ossatura, soprattutto fino a centrocampo. Il 3-5-2 dà ampie garanzie ma bisognerà vedere se girerà l’attacco, dove Colombo dovrebbe essere il punto di riferimento insieme a uno tra Gnonto e Cambiaghi. La difesa, come sempre, è valida. Così come gli esterni e il portiere. I Tre Leoni, invece, sono tra le squadre più giovani – hanno solo sei classe 2000 in rosa – e hanno il vantaggio di poggiare su tanti calciatori che giocano in Premier League. Su tutti spiccano Skipp del Tottenham, Madueke del Chelsea, Palmer del Manchester City e Morgan Gibbs-White del Nottingham Forest. Quest’ultimo, in particolare, è stato protagonista di una super stagione da 5 gol e 8 assist.

Anche il Portogallo non scherza in quanto a qualità. Tuttavia l’assenza di Gonzalo Ramos potrebbe pesare. Il centravanti del Benfica durante le qualificazioni ha segnato la bellezza di 12 gol, dimostrandosi un bomber implacabile. I sei giocatori chiamati a sostituirlo nella fase finale sono bravi ma non hanno quel killer instinct che fa la differenza in tornei come questi. Starà al Ct Rui Jorge, che ha nell’esterno Tavares (Marsiglia) e nel mediano Almeida (Valencia) due dei suoi punti di forza, trovare una soluzione al problema.

Completano il quadro il Belgio, che ha in De Ketelaere (Milan) e Openda (Lens) le sue stelle, e l’Olanda, che oltre al consueto blocco Ajax composto da Rensch, Taylor e Brobbey potrà fare affidamento su alcuni prospetti da tenere d’occhio: il centrale difensivo Van de Ven (Wolfsburg), il terzino Maatsen (Burnley), l’attaccante Zirkzee (Bologna) e soprattutto il centrocampista Gravenberch (Bayern Monaco), deludente nella sua prima stagione in Bundesliga ma che resta tra i più forti 2004 in circolazione.

Foto: Lapresse