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Atletica, Ayomide Folorunso terza in Diamond League a Losanna. Bene Fabbri e Simonelli

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Un’Italia un po’ stanca riesce comunque ad essere protagonista nell’appuntamento di Losanna della Diamond League che ha visto tanti protagonisti dell’atletica mondiale in pista e pedana ma anche tanti azzurri, reduci dal trionfo in Coppa Europa in Polonia. In casa Italia i migliori risultati portano la firma di Ayomide Folorunso, terza nei 400 ostacoli, Lorenzo Simonelli, quarto nei 110 ostacoli e Leonardo Fabbri, quarto per un soffio nel getto del peso, mentre Furlani e Arese non sono riusciti ad ottenere risultati all’altezza delle aspettative della vigilia. A livello assoluto molto bene Aregawi nei 5000, Ingebrigtsen nei 1500,m la Moon nell’asta e Tebogo nei 200, corsi con vento contrario come tutte le gare di velocità. 

Ayomide Folorunso porta l’Italia sul podio in un 400 ostacoli velocissimi. L’azzurra per 370 metri dà l’impressione di poter centrare il record italiano e chiude con un più che onorevole 55”12. Femke Bol vola ma non riesce ad ottenere il miglior risultato mondiale stagionale con 52”76, secondo posto per la finlandese Viivi Lehikoinen con 54”67.

Azzurri protagonisti ma non abbastanza per salire sul podio nel getto del peso, una delle gare più attese per l’Italia che si è presa il quarto posto con Leonardo Fabbri che ha ottenuto 21.41 al primo tentativo, così come al primo lancio Zane Weir ha lanciato il peso a 21.36 chiudendo al quinto posto. La vittoria è andata come da pronostico allo statunitense Ryan Crouser che al secondo tentativo ha lanciato a 22.29, seconda piazza per il neozelandese Tom Walsh con 21.99, terza piazza per il serbo Filip Mihaljevic con 21.42, ottenuto proprio al quinto tentativo, misura che ha scalzato Fabbri dal podio.

Quarto posto di prestigio anche per l’azzurro Lorenzo Simonelli nei 110 ostacoli, Il giovane italiano ha sfruttato un’ottima partenza e ha tenuto alto il ritmo fino a chiudere in 13.41 con -1.0 di vento. La vittoria va al giapponese Shunsuke Izumiya in 13”22, alle sue spalle il padrone di casa svizzero Jason Joseph, reduce dal successo ai Giochi Europei, con 13”23 e il giovane francese Just Kwaou-Mathey in 13”37.

Vittoria australiana nel giavellotto femminile con Mackenzie Little che ha lanciato l’attrezzo a 65.70 al quinto tentativo, fallendo poi l’ultimo lancio. Secondo posto per una delle grandi protagoniste della specialità, la giapponese Haruka Kitaguchi con 63.34 e terza la lettone Lina Muze con 62.58. Nel giavellotto maschile trionfo per il campione olimpico Neeraj Chopra, indiano, con 87.66, ottenuto al penultimo lancio. Secondo gradino del podio per il tedesco Julian Weber che si è migliorato con 87.03 all’ultimo lancio e terzo il ceco Jakub Vadleich anche lui con il sesto lancio come migliore: 86.13.

Nei 400 piani maschili che non fanno parte del programma quarto posto per un Davide Re discreto con 45”95. La vittoria è andata a Leungo Scotch del Botswana con 44”94, seconda piazza per il belga Dylan Borlèe, componente della dinastia di famiglia, con 45”86 e terza per Lionel Spitz con 45”92.

Nell’asta donne Roberta Bruni si conferma in un periodo di appannamento, anche se, a differenza di sabato scorso, ha superato 4.51 ma lì si è fermata chiudendo al decimo posto. Vince la statunitense Katie Moon con la misura di 4.82, primato mondiale stagionale, secondo posto per la finlandese Wilma Murto con 4.77, terza la neozelandese Eliza McCartney con 4.71. Gara da dimenticare per Mattia Furlani che è arrivato con il fiato un po’ corto a Losanna e si è fermato al nono posto nel lungo con 7.73 e due nulli che non gli hanno permesso di proseguire la gara dopo i primi tre tentativi. Vittoria un po’ a sorpresa di LaQuan Nairn delle Bahamas con 8.11, secondo posto per il campione greco Miltiadis Tentoglou con 8.07, terzo il giapponese Yuki Hashioka con 7.97.

Solito festival africano nella storia sui 5000 metri maschili con l’etiope Berihu Aregawi che imposta un ritmo indiavolato e riesce a resistere all’attacco nell’ultimo giro di Joshua Cheptegei e vince una volata lunghissima. L’etiope fa segnare il quinto tempo all time, il record del mondo stagionale e migliora il personale di 10” con 12’40”45, secondo posto per l’ugandese Cheptegei con 12’41”61, terzo l’etiope Hagos Gebrhiwet con 12’49”80.

Jakob Ingebrigtsen torna al successo nei 1500, dominati con il tempo straordinario di 3’28”52, secondo posto e record nazionale per l’etiope Lamecha Girma con 3’29”51, terzo posto per il britannico Josh Kerr con 3’29”64, assalto al record italiano fallito per Pietro Arese che è calato nel finale chiudendo in 3’36”10 al nono posto.

Ottavo posto per Elena Bellò, unica rappresentante italiana negli 800, corsi in 2’00”76. La vittoria è andata alla keniana Mery Moraa con il suo personale stagionale in 1’57”43, seconda piazza per la britannica Keely Hodgkinson con 1’58”37, terzo posto con 1’58”90 per la giamaicana Natoya Goule, solo quinta la britannica Reekie con 1’59”32. Volata finale nei 3000 siepi con tanti rischi per la keniana Beatrice Chepkoech con il record del meeting con 9’05”98, che ha sconfitto la etiope Sembo Almayew, che non è riuscita a ripetere l’exploit di Firenze, chiudendo in 9’06”82, terza la ugandese Peruth Chemutai con 9’11”91.

Miglior risultato di una velocità un po’ penalizzata dal vento contrario nei 200 maschili per il rappresentante del Botswana Letsile Tebogo con 20”01, secondo posto per Jereem Richards di Trinidad e Tobago con 20”11 e terzo lo statunitense Joseph Fahnbulleh con 20”21. Il vento contrario non favorisce il grande risultato nei 100 donne con Marie-Josèe Ta Lou che mantiene il pronostico dominando in 10”98, secondo posto per la britannica Daryll Neita con 11”07, terza la tedesca Gina Luckenkemper con il crono di 11”17.

Nei 100 ostacoli ottimo 12”40 per la portoricana Jasmine Camacho-Quinn che riesce ad avere la meglio battendo la campionessa mondiale Tobi Amusan, nigeriana, con 12”47, miglior tempo stagionale eguagliato e la statunitense Tia Jones con 12”51.

Foto Colombo Fidal