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Ciclismo

Giro d’Italia 2023: Uran e Carthy, una doppia carta da classifica per la EF

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Manca ormai sempre meno all’inizio della 106ma edizione del Giro d’Italia e la voglia di vedere in azione i corridori che lotteranno per la classifica generale di questa importantissima corsa a tappe italiana continua a crescere sempre più. I favoriti principali saranno il campione del mondo in carica e il vincitore della scorsa Vuelta Remco Evenepoel (Soudal – Quick Step) oltre che lo sloveno Primoz Roglic (Jumbo-Visma), ma attenzione perché la concorrenza sarà davvero ampia. 

Tra i corridori che proveranno a fare bene ci sono anche le due punte della EF Education-EasyPost, ossia Hugh Carthy e Rigoberto Uran. Il primo, reduce dal secondo posto al Tour of the Alps (il classe 1994 è stato battuto soltanto dal britannico della INEOS Greandies Tao Geoghegan Hart), cercherà di migliorare la nona posizione finale dell’anno scorso, mentre il secondo, che non partecipa al Giro d’Italia dal “lontano” 2016, proverà a usare la sua classe e la sua esperienza (il nativo di Urrao ha compiuto a gennaio 36 anni) per riscattarsi in un Grande Giro dopo il deludente 25° posto dell’anno scorso al Tour de France. 

I due compagni di squadra si daranno di certo una mano a vicenda per raggiungere lo stesso obiettivo, ovvero quello di ottenere il miglior piazzamento possibile in classifica generale, ed entrambi potranno contare anche sull’aiuto della rivelazione della primavera Ben Healy, reduce dal secondo posto dell’Amstel Gold Race e dal quarto alla Liegi-Bastogne-Liegi. Sia per Carthy sia per Uran sarà importante contenere i danni il più possibile a cronometro, tipologia di prova non favorevole ai due, e nel contempo provare a guadagnare secondi importanti in salita. Solo così si potrà puntare in alto. 

Come miglior risultato assoluto nella classifica generale della Corsa Rosa Carthy ha l’ottava posizione finale del 2021 e Uran i secondi posti del 2013 e 2014. Per il primo non dovrebbe essere impossibile migliorarsi in questa edizione, mentre per il secondo è obiettivamente molto più difficile, soprattutto considerando l’età ormai avanzata. Dopo tutte queste premesse, ora la parola passa ai due corridori della EF, che avranno il compito di dimostrare sulla strada il loro valore. 

Foto: LaPresse