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Perché Marcell Jacobs e Kerley hanno litigato. Cosa è successo: “Il leone non guarda il cagnolino”
Marcell Jacobs ha sconfitto Fred Kerley nell’evento per eccellenza: sui 100 metri alle Olimpiadi di Tokyo 2020, quando il velocista lombardo trionfò con il nuovo record europeo di 9.80 regolando per quattro centesimi lo statunitense. L’impresa del fuoriclasse italiano è andata di traverso fin da subito all’universo americano e anglosassone, tanto che l’azzurro è stato più volte calunniato e sono stati alzati dubbi riguardo alla regolarità della sua apoteosi a cinque cerchi.
Malfidenze insensate a cui il nostro portacolori ha sempre risposto con i fatti, laureandosi Campione del Mondo sui 60 metri indoor (con tanto di primato continentale) e Campione d’Europa sui 100 metri. L’atteso incrocio con Kerley non si è però più materializzato da quel magico 1° agosto 2021, visto che Jacobs si presentò infortunato ai Mondiali outdoor dello scorso anno e dovette arrendersi prima della semifinale, lasciando il via libera al sigillo del suo grande rivale in 9.86 (due centesimi meglio dei connazionali Marvin Bracy e Travyon Bromell).
Fred Kerley si è già visto in azione nelle ultime settimane, con un paio di uscite all’aperto (20.32 sui 200 metri e 44.65 sui 400 metri). Nelle ultime ore, però, si sta facendo un grande parlare del litigio che l’americano ha avuto con Marcell Jacobs attraverso i social. Kerley si è spinto sopra le righe durante una diretta social insieme al noto ex velocista Justin Gatlin, soffermandosi sul risultato emerso sui 60 metri ai recenti Europei Indoor, dove Marcell Jacobs è giunto in seconda posizione alle spalle dello scatenato Samuele Ceccarelli. Il Campione del Mondo dei 100 metri è stato lapidario: “Le indoor sono le indoor: i veri cani sono quelli che vengono a misurarsi all’aperto. Jacobs è un cane? Sono sincero: non credo“.
Marcell Jacobs ha voluto rispondere, con una storia pubblicata sul proprio profilo Instagram “Il leone non si volta quando un cagnolino abbaia“. Si alzano i toni in vista della stagione outdoor che scatterà tra poche settimane e che culminerà con gli attesi Mondiali di Budapest, dove l’azzurro andrà a caccia dell’unica medaglia d’oro che manca al suo glorioso palmares.
Foto: Lapresse
