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Speed skating, Italia “Ghiotta” di medaglie a Heerenveen: record di podi eguagliato nella rassegna iridata

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Davide Ghiotto

Una pattinata alla volta, un allenamento alla volta e un traguardo alla volta. E’ la Nazionale dell’umiltà e del talento quella che va via dalla Thialf-hal di Heerenveen (Paesi Bassi), sede dei Mondiali 2023 di speed skating. Sull’anello di ghiaccio neerlandese i ragazzi di Maurizio Marchetto hanno fatto vedere di esserci, conquistando tre podi ed eguagliando il record del 2008 quando Enrico Fabris a Nagano (Giappone) fu secondo nei 5.000 metri, nei 10.000 metri e nell’inseguimento a squadre insieme a Matteo Anesi e a Luca Stefani.

Stavolta l’uomo copertina è Davide Ghiotto, argento nei 5000 metri e oro nei 10000 metri. Il ventinovenne vicentino si è imposto in maniera perentoria nella distanza più lunga, ponendo fine al digiuno di vittorie di 27 anni in casa italiana. Una prestazione sontuosa, sbriciolando il primato italiano e siglando il crono di 12:41.35, togliendo quasi quattro secondi rispetto al limite nazionale che gli apparteneva.

Un riscontro di certo non frutto del caso, perché l’azzurro è ormai a tutti gli effetti un riferimento assoluto delle prove “distance“, ricordando il bronzo olimpico a Pechino proprio nei 10000 metri e la vittoria in Coppa del Mondo a Calgary (Canada), unico appuntamento della stagione nella quale era prevista questa tipologia di gara.

E così l’Italia ha ottenuto il primo titolo iridato nei Mondiali su singole distanze, giunti alla loro 22ma edizione. Spulciando sui libri di storia, è la quarta affermazione nei cosiddetti “Eventi Major”, tenendo conto delle vittorie di Roberto Sighel (Mondiali All-around 1992) e dei due ori olimpici di Torino 2006 (Enrico Fabris nei 1.500 metri e il team pursuit maschile, composto dallo stesso Fabris, da Matteo Anesi e da Ippolito Sanfratello, nonché da Stefano Donagrandi, impegnato in batteria). Peraltro, per Ghiotto è la terza affermazione in competizioni individuali tra Olimpiadi, Coppa del Mondo e Mondiali, raggiungendo la doppia cifra di podi.

Doppia cifra che ha ottenuto anche Andrea Giovannini, bronzo nella Mass Start. Il 28enne trentino è stato preceduto nella gara con partenza in linea dal belga Bart Swings, campione olimpico in carica, e dall’olandese Bart Hoolwerf, conquistando per la prima volta una medaglia mondiale e dando seguito ai riscontri stagionali in Coppa del Mondo: quattro podi, tra cui il sigillo nella tappa di Calgary, e la seconda piazza nella classifica di specialità dietro a Swings.

Una squadra in grande salute, con la giovane Laura Peveri quinta nella Mass Start, replicando una top-5 che ha caratterizzato l’intera stagione in Coppa del Mondo e il team pursuit maschile giunto ai piedi del podio, non così distante dal podio. Si può sorridere, anche dando uno sguardo al futuro, pensando al talento indiscusso nella velocità di Serena Pergher, in evidenza nella rassegna iridata giovanile.

Foto: LaPresse