Seguici su

Formula 1

F1, Red Bull e il punto debole del semiasse? Prima di Melbourne si indagherà

Pubblicato

il

Max Verstappen

Qualche piccola preoccupazione. Nei primi due weekend del Mondiale 2023 di F1 la Red Bull non ha vinto, ma ha stravinto. La superiorità della RB19 rispetto alla concorrenza è stata schiacciante e non è un caso che in Bahrain e in Arabia Saudita, su due tracciati dalle caratteristiche opposte, siano arrivate due doppiette: Max Verstappen-Sergio Perez a Sakhir; a ruoli invertiti (Perez-Verstappen) a Gedda.

Tutto bello e tutto perfetto? Non proprio. In una categoria nella quale lo sviluppo e la ricerca sono fattori fondamentali, Adrian Newey ha portato a scuola il resto dei tecnici del Circus, realizzando un’evoluzione della RB18 strepitosa, nell’equilibrio tra aerodinamica e meccanica. Qualcosa però da rivedere c’è e ci si riferisce ai problemi al semiasse avuti da Verstappen.

Come è noto, l’olandese è stato costretto a interrompere prima del tempo le qualifiche in Arabia Saudita per una rottura (semiasse), dovendo partire 15°. Nella fasi finali della corsa, Max ha avvertito delle vibrazioni, supponendo che la causa sia la stessa. Non c’è stato un danno, a quanto pare, della stessa rilevanza, ma è un aspetto su cui la Red Bull indagherà di certo.

Tra due settimane si volerà in Australia e si vorranno confermare i valori in pista. Per questo, la scuderia di Milton Keynes non vorrà farsi trovare impreparata e appurerà quali possano essere le reali cause delle criticità descritte da Verstappen nella gara a Gedda.

Foto: LaPresse