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F1, Mondiale 2023: le favorite. Sarà Red Bull-Mercedes come dice Verstappen, o la Ferrari…

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Da un decennio la Formula Uno è retta da un triumvirato. Sono Ferrari, Mercedes e Red Bull (citate in rigoroso ordine alfabetico e di blasone) a sostenere l’intera categoria. Il declino della McLaren e il perenne limbo in cui fluttua Renault, ora marchiata Alpine, hanno partorito una situazione che si è ormai cristallizzata. Le tre entità di cui sopra, e solo loro, sono identificate come “top team”. Il resto del gruppo viene diviso in seconda, terza o quarta fascia. A ragione, poiché sono i risultati a parlare.

A proposito di risultati. Se si guarda all’albo d’oro del Campionato ci si renderà conto di come, dal 2010 a oggi, la Mercedes si sia fregiata di 15 iridi (7 piloti, 8 costruttori) e Red Bull ne abbia incamerati 11 (rispettivamente 6 e 5). La Ferrari? N.P. Non pervenuta. Oppure, volendo rispolverare un tormentone calcistico di tre lustri orsono, “Zeru tituli”. Questa è l’incontrovertibile realtà dei fatti.

In questo periodo il Cavallino Rampante ha talvolta lottato per il Mondiale, ma lapalissianamente non è mai riuscito ad acciuffarlo. Per due volte la Scuderia di Maranello si è arresa all’ultima gara (2010 e 2012), mentre in altri tre casi (2017, 2018, 2022) ha avanzato una candidatura rivelatasi debole sul lungo periodo, essendo naufragata ben prima della resa dei conti. Nel mezzo, almeno due clamorosi scivoloni sul piano tecnico-progettuale (2014, 2020) che hanno fatto perdere anni interi.

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Il tripode di vertice è, invero, zoppo. La Ferrari, nonostante si confronti ad armi pari con Red Bull e Mercedes, non le batte mai entrambe contemporaneamente. Si può quindi dare torto a chi è scettico nei confronti delle Rosse? Se sei sempre lì e non vinci mai, evidentemente la tua reputazione non è delle migliori, soprattutto dopo il 2022 degli orrori sul piano della credibilità.

Peraltro il regresso in termini di valore relativo della F1-75 rispetto alla concorrenza non depone in favore della creatura del Drake in ottica 2023. C’è chi ritiene, soprattutto in ambienti anglosassoni, che la Scuderia di Maranello sia destinata a recitare il ruolo di terza in forza in campo, lasciando le Frecce Nere e il Drink Team a lottare per l’Iride.

Insomma, Mercedes e Red Bull sono destinate a far proseguire quello che, de facto, è un duopolio ultradecennale? Alle Rosse il compito di smentire gli scettici, riscattandosi e rendendo il triumvirato davvero tale, anche sul piano della capacità di vincere.

Foto: LiveMedia/Dppi/DPPI