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Tennis, allenamenti intensi a Montecarlo per Jannik Sinner: si ricerca l’equilibrio tra istinto e razionalità

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Jannik Sinner

Jannik Sinner sarà in campo nel torneo ATP250 di Montpellier (Francia), che prenderà il via dal 6 febbraio. L’azzurro, testa di serie n.2, inizierà il proprio percorso dal secondo turno, potendo godere di un bye, in attesa di sapere chi tra l’ungherese Marton Fucsvovics o un qualificato lo affronterà. Un tabellone nel quale ci potrebbe essere anche un eventuale derby tricolore con Lorenzo Sonego, ma si vedrà.

Di sicuro Sinner cercherà di fare il meglio possibile in questo evento indoor, come del resto anche nei successivi a Rotterdam (Olanda) e a Marsiglia (Francia), avendo come obiettivo quello di fare più match possibile e quindi guadagnare punti in classifica.

Attualmente l’altoatesino è n.17 della classifica mondiale e nei prossimi due mesi avrà una scadenza totale di 360 punti. C’è quindi margine per poter riguadagnare terreno, ma non saranno ammessi errori. Per questo, dopo aver fatto ritorno dall’Australia, l’altoatesino è a lavoro per proseguire negli allenamenti effettuati in post season che gli ha giovato sicuramente sul piano della resistenza fisica.

Tuttavia, sono ancora insoluti alcuni aspetti del suo gioco, come dichiarato da Simone Vagnozzi a Federica Cocchi de La Gazzatta dello Sport: “Jannik gioca bene d’istinto ma a volte è importante anche mettere in campo degli schemi. Lui fa un po’ fatica a far convivere i due aspetti. È costretto a piegare il suo istinto alla logica e per questo di fronte a scelte giuste, magari sbaglia il colpo. È un percorso che darà i suoi frutti, insieme al lavoro che continuiamo a fare sul servizio e sulla parte atletica. Lo scorso anno siamo stati fermati spesso da tanti piccoli intoppi, ora Sinner è integro fisicamente e possiamo finalmente allenarci con continuità“.

La crescita del servizio, in questo discorso, è fondamentale. Sinner ha mostrato dei miglioramenti, ma non c’è ancora la dovuta continuità soprattutto nella “lotta” contro tennisti di altissimo livello. Ora come ora l’azzurro ha mostrato grandi capacità nell’esprimere il suo tennis o in una situazione di confort zone oppure di punteggio “quasi disperato”, come nell’ultimo caso del match contro Stefanos Tsitsipas (sotto di due set e in grado di esprimere un gioco molto più convincente nel terzo e nel quarto, per poi essere affossato da alcune insicurezze nel momento del confronto duro del quinto). Aspetti tecnici e mentali che dovranno trovare un equilibrio se si vorrà davvero compiere lo step che ancora manca.

Foto: LaPresse