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NBA, Lakers nei guai: l’infortunio di LeBron James è serio e sarà rivalutato tra 15 giorni

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LeBron James

Quello che temevano i tifosi dei Los Angeles Lakers si sta materializzando: l’infortunio di LeBron James è serio. “King James” si è procurato un problema alla caviglia destra che sarà rivalutato tra due settimane, come ha rivelato pochi minuti fa Adrian Wojnarowski per ESPN. La conferma che la situazione non sia di semplice risoluzione, con la consapevolezza che lo stop si allungherà ben oltre i 15 giorni. Ma, come sempre, andiamo con ordine.

Il miglior marcatore di tutti i tempi della NBA si è infortunato domenica nel match (poi vinto) in casa dei Dallas Mavericks. Il numero 6, mentre effettuava una penetrazione sul finire di terzo quarto, è crollato a terra, dopo che la caviglia destra aveva ceduto sotto il suo peso. Il nativo di Akron, Ohio, aveva impiegato un po’ di tempo per rialzarsi e, come si è visto dalle prime immagini, ha subito annunciato ai compagni di avere sentito un “pop” alla sua caviglia.

Le sensazioni sono state subito negative, tanto che già nella giornata di ieri in quel di Los Angeles si parlava di un possibile stop per tutta la stagione. Le preoccupazioni, come si è visto, sono state confermate dalle prime rivelazioni odierne. Due settimane per rivalutare una caviglia sono davvero il “minimo sindacale”, per cui il rischio che LeBron James abbia già chiuso la sua annata (la stagione regolare si concluderà il 9 aprile) è davvero dietro l’angolo, con una ventina di partite ancora in calendario.

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Una “mazzata” senza mezzi termini per la Lakers Nation. Proprio nel momento in cui tutto sembrava volgere verso il sereno, con una squadra rivoluzionata prima della trade dead-line (questa volta in maniera sensata) e che ambiva con grande fiducia ai Play-offs, ecco che arriva il ko del giocatore più rappresentativo della franchigia giallo-viola.

Una cosa sono i Lakers con LeBron James. Un’altra lo sono senza. Oggettivamente, diverse settimane senza il “faro” della squadra assomigliano molto ad un “addio ai sogni di gloria”. Tutto, di conseguenza, ricadrà sulle spalle di Anthony Davis (un altro che è rimasto fermo ai box per un paio di mesi) ma il fuoriclasse ex-New Orleans e il supporting cast, rischiano di essere troppo poco per trascinare la formazione allenata da coach Darvin Ham fino alla post-season o, quantomeno, fino al rientro del “Re”.

Foto: LaPresse