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Formula 1

F1, Test Sakhir 2023: Ferrari conosce gli avversari, Red Bull misteriosa

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Charles Leclerc

Dal 23 al 25 febbraio i motori romberanno non poco a Sakhir, in Bahrain, sede dei test pre-season di F1. Una tre-giorni importante per le scuderie che si conosceranno in pista, oltre a comprendere l’effettiva bontà del pacchetto a propria disposizione. Contrariamente all’anno passato non vi saranno cambiamenti tecnici così sensibili, ma comunque qualcosa è mutato, tenendo conto delle nuove gomme Pirelli e dei parametri da rispettare in relazione alla problematica del porpoising.

Gli pneumatici anteriori avranno infatti una struttura rinforzata che consentirà di abbassare le pressioni di gonfiaggio, ritrovando aderenza sull’avantreno e combattendo lo sgradito fenomeno del sottosterzo. Un cambiamento importante per i team, che dovranno tarare di conseguenza il bilanciamento e la gestione termica delle mescole per sfruttarle al meglio. Pirelli, inoltre, ha reso noto l’introduzione di una nuova tipologia di gomma slick, che si inserirà tra la C2 e la datata C1, vale a dire la C0.

Legate alle nuove coperture, alcune scelte progettuali. Ferrari da questo punto di vista, in sede di presentazione, ha messo in mostra un nuovo sistema di sospensioni all’avantreno proprio in funzione degli pneumatici descritti. Rossa che poi ha fatto parlare di sé per una soluzione su tutte, il cosiddetto “S-Duct” o “Bypass-Duct“.

Il riferimento è a un condotto che collega la fessura verticale aperta alla radice del telaio, allo scopo di far sfogare il flusso da un periscopio bi-stadio che soffia sulla parte scavata della pancia, come spiegato da Giorgio Piola su Motorsport.com. Un’idea che dovrebbe garantire un’efficienza aerodinamica migliore rispetto alla F1-75 e che, stando ad alcune indiscrezioni, avrebbe portato la FIA a richiedere dei chiarimenti in merito, viste le segnalazioni delle squadre rivali.

Non manca la curiosità per vedere in azione Mercedes e Red Bull. La scuderia di Brackley viene da una stagione complicata e con la nuova W14 vuole riprendere il discorso interrotto. Una vettura tornata alla livrea tutta nera, come nel 2021, per ragioni di risparmio di peso, che ha dato seguito alla filosofia costruttiva della macchina dell’anno passato, ovvero alla rastremazione estrema delle pance.

Per quanto concerne il team campione del mondo, c’è un’aurea di mistero. Come era già accaduto l’anno scorso, la Red Bull non ha svelato il progetto nuovo nella presentazione, utile in questo caso per mostrare la nuova livrea e annunciare la collaborazione con la Ford a partire dal 2026. C’è da aspettarsi, come al solito, qualche effetto speciale dalla mente geniale di Adrian Newey che ormai ci ha abituato a disegni arditi, ma estremamente efficaci sotto il profilo delle prestazioni. Non resta che mettersi comodi e aspettare.

Concludendo sulle altre scuderie, Aston Martin e Alpine sembrerebbero avere delle monoposto interessanti, mentre sarà curioso capire come evolverà l’Alfa Romeo che ha colpito per alcune soluzioni. Spetterà alla pista emettere il verdetto.

Foto: LiveMedia/Federico Basile / Dppi/DPPI