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Combinata nordica

Combinata nordica, Coppa del Mondo Schonach 2023. Nella Foresta Nera l’ultima tappa prima dei Mondiali di Planica

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Aaron Kostner

La Coppa del Mondo maschile di combinata nordica affronta la propria ultima tappa prima dei Mondiali di Planica. Nel weekend gli atleti saranno impegnati a Schonach im Schwarzwald, una delle “Grandi classiche” di questa nobile disciplina.

La località tedesca vanta infatti una cospicua tradizione. Prima della nascita della Coppa del Mondo, lo Schwarzwaldpokal (Coppa della Foresta Nera) assegnato nel Baden-Württemberg rappresentava uno dei trofei più ambiti in assoluto, nonché uno degli appuntamenti clou della stagione.

Non sorprende che Schonach non sia mai mancata dal calendario del massimo circuito, eccezion fatta per le annate in cui ha dovuto alzare bandiera bianca a causa della scarsità di neve. Al riguardo, va rimarcato come per la prima volta dal 2015 la tappa non sia stata collocata a marzo. Nell’ultimo lustro era infatti diventato sempre più problematico avere un innevamento degno.

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Sino a oggi a Schonach si sono disputate 38 gare individuali valevoli per la Sfera di cristallo, vinte da ventidue diversi uomini. Fra di essi spicca un tandem capace di imporsi per 4 volte. Lo compongono il norvegese Fred Børre Lundberg (1991, 1993, 1995, 1996) e il francese Jason Lamy-Chappuis (2008, 2010, gennaio e dicembre 2013).

Gli atleti in attività ad aver già primeggiato nella Foresta Nera sono invece quattro, tutti blasonatissimi. Si registrano 3 affermazioni per Eric Frenzel (2016, 2017, 2017) e Jarl Magnus Riiber (2019, 2022, 2022); ha festeggiato in 2 occasioni Akito Watabe (entrambe nel 2018); si conta 1 acuto anche per Jørgen Graabak (2016). Un autentico poker d’assi, perché stiamo parlando di combinatisti capaci di scrivere la storia della dsiciplina.

Concentrandoci sui podi, sono dieci gli uomini tuttora in azione a vantare piazzamenti nella top-three nel Baden-Württemberg. Curiosamente, tale graduatoria è comandata con margine dal nipponico Akito Watabe.
8 – WATABE Akito [JPN] (2-2-4)
6 – RIIBER Jarl Magnus [NOR] (3-2-1)
3 – FRENZEL Eric [GER] (3-0-0)
2 – GRAABAK Jørgen [NOR] (1-0-1)
2 – LAMPARTER Johannes [AUT] (0-2-0)
2 – RYDZEK Johannes [GER] (0-1-1)
2 – RIEßLE Fabian [GER] (0-1-1)
1 – GREIDERER Lukas [AUT] (0-1-0)
1 – PITTIN Alessandro [ITA] (0-0-1)
1 – GEIGER Vinzenz [GER] (0-0-1)

Volgendo lo sguardo ai vari movimenti nazionali si evince come da queste parti la Norvegia sia indiscutibilmente la potenza egemone, mentre la Germania padrona di casa si debba accontentare di recitare il ruolo di seconda forza. I tedeschi peraltro sono braccati dagli austriaci, dal canto loro in grande rimonta.
30 (12-8-10) – NORVEGIA
19 (7-4-8) – GERMANIA [All-Inclusive]
18 (4-8-6) – AUSTRIA
15 (3-6-6) – GIAPPONE
11 (4-4-3) – FINLANDIA
7 (5-2-0) – FRANCIA
5 (2-2-1) – USA
4 (1-1-2) – SVIZZERA
2 (0-2-0) – URSS
2 (0-1-1) – REP.CECA
1 (0-0-1) – ITALIA

Dunque un podio per l’Italia, ormai molto datato. Infatti porta la firma di Alessandro Pittin, che il 23 gennaio 2010 si piazzò terzo alle spalle di Jason Lamy-Chappuis e Pavel Churavy.

Foto: La Presse