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Australian Open 2023, tutto facile per Aryna Sabalenka: Shelby Rogers ko e terzo turno conquistato

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Aryna Sabalenka

Nessuna sorpresa dal primo incontro del programma odierno sul campo della Rod Laver Arena di Melbourne (Australia). Il match del secondo turno degli Australian Open 2023 tra Aryna Sabalenka e Shelby Rogers ha sorriso alla bielorussa, impostasi per 6-3 6-1 in 1 ora e 28 minuti di partita. La n.5 del mondo ha messo in mostra le proprie qualità contro l’americana. Troppa la differenza in termini di velocità di palla tra le due e Sabalenka che quindi approda al terzo round dello Slam dove affronterà la vincente del confronto tra l’americana Lauren Davis e la belga Elise Mertens (testa di serie n.26).

Nel primo set Sabalenka non è così pragmatica come sarebbe necessario: nel secondo gioco si costruisce due palle break, ma non le sfrutta, e nel successivo è lei a cedere il turno di servizio a Rogers per via di alcuni gratuiti. La bielorussa tenta una reazione immediata, ma anche nel quarto gioco due chance “break” sfumano. Il livello di gioco della n.5 del mondo però sale con il passare degli scambi e nel sesto game c’è il contro-break che dà il via alla serie della nativa di Minsk. Senza concedere più alcun punto al servizio, Sabalenka conquista il break decisivo nell’ottavo gioco ai vantaggi, archiviando così la pratica della frazione sul 6-3.

Nel secondo set, scampato il pericolo di una palla break nel secondo game, l’inerzia della partita è tutta dalla parte della bielorussa che innesca il pilota automatico. Con colpi di rara potenza, la n.5 WTA non dà modo a Rogers di organizzare una valida difesa e si assiste a un soliloquio di Aryna, perfettamente rappresentato dal 6-1 del secondo parziale.

Leggendo le statistiche, sono decisamente convincenti le percentuali di Sabalenka al servizio (74% dei punti vinti con la prima e il 61% con la seconda), nello stesso tempo sono da notare altri dati: il 69% di efficienza in risposta alla seconda in battuta della statunitense e l’ottimo rapporto vincenti/errori non forzati pari a 32/18 rispetto al 17/19 dell’americana.

Foto: LaPresse