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Australian Open 2023, Murray-Kokkinakis è finita alle 4.00 di notte! Ma non è record…

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Quella tra Andy Murray e Thanasi Kokkinakis è una partita che entrerà di sicuro nella storia dell’Australian Open. Cinque ore e quarantacinque minuti di partita, anzi di battaglia, con il britannico che ha rimontato da sotto due set a zero, con gli spettatori rimasti sugli spalti fino a poco dopo le 4.00 del mattino. Una sfida memorabile, che però non ritocca dei record del primo torneo dello Slam.

Perché per soli otto minuti non sono riusciti a migliorare il record di partita più lunga nella storia del torneo aussie: il trono rimane ben saldo nelle mani della finale del 2012 tra Novak Djokovic e Rafa Nadal, che si concluse in favore del serbo sul 5-7 6-4 6-2 6-7 7-5 dopo cinque ore e cinquantatré minuti, regalando grandissimi momenti di gioco tanto da meritarsi la palma di una delle finali più belle della storia.

Murray e Kokkinakis non si tolgono nemmeno la soddisfazione di essere la partita protrattasi più a lungo nella notte australiana. A batterli è una sfida di terzo turno dell’ormai lontano 2008 tra Lleyton Hewitt e Marcos Baghdatis: una sfida iniziata poco prima di mezzanotte e protrattasi fino alle 4.34 del mattino, per quasi cinque ore di gioco con il successo dell’ex numero uno del mondo, scalzando il match tra Andreas Seppi e Bobby Reynolds dell’anno precedente che vide l’azzurro uscire vittorioso alle 3.43 del mattino.

Australian Open 2023, Andy Murray vince in rimonta una epica maratona di quasi 6 ore con Kokkinakis!

Insomma, Andy Murray e Thanasi Kokkinakis non riescono a riscrivere qualche record con la loro partita. Ma hanno lasciato, in un modo o nell’altro, dei grandissimi ricordi in tutti gli appassionati di tennis che hanno fatto notte per vederli giocare. O anche pomeriggio tardo, per tutti coloro che si trovano in Europa.

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Foto: LaPresse