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Australian Open 2023: Matteo Berrettini, attento alla vecchia volpe Andy Murray! Precedenti favorevoli, ma l’ex Fab4 è un mastino

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Matteo Berrettini

Chiusa la prima giornata degli Australian Open, l’Italia può vantare un bilancio tutto sommato positivo, con due vittorie, quelle di Jannik Sinner e Lorenzo Sonego, che fanno da contraltare alla sconfitta al super tie-break del quinto set di Lorenzo Musetti. Nella notte italiana sarà il turno dell’altra grande carta da giocare per il tennis azzurro, Matteo Berrettini, che debutterà con un giocatore sempre molto ostico da affrontare come Andy Murray, che dopo i tanti problemi fisici patiti si sta costruendo un onorevole finale di carriera.

Quella di stanotte sarà la quinta occasione in cui il romano e lo scozzese si affronteranno in campo. Al momento il resoconto è enormemente a favore di Berrettini, che ha trionfato in tre occasioni tra il 2021 ed il 2022. Il primo successo risale agli ottavi di finale al Queen’s 2021, con un doppio 6-3 in favore dell’azzurro. Gli altri due match sono dello scorso anno, molto più combattuti: 6-4 5-7 6-3 nella finale di Stoccarda, 6-4 6-4 6-7 6-3 nel terzo turno dell’ultimo US Open. L’unico successo di Murray è un doppio 7-6 del 2019 sul cemento di Pechino, ma l’ex numero 1 è sempre da tenere d’occhio.

La grandissima abilità di questa ‘reincarnazione’ di Andy Murray è la capacità di rimanere sempre attaccato alla partita fino all’ultimo punto, senza tener minimamente conto del risultato finale. E lo stesso britannico è convinto di poter far molto bene contro Berrettini, come dimostrano le sue parole in conferenza stampa: “L’incontro degli US Open è stato molto equilibrato, così come quello di Stoccarda. So come mi sento in questo momento rispetto agli US Open. Sto molto meglio fisicamente. Ho imparato molte cose dagli ultimi incontri che ho giocato con lui”

Matteo dovrà dunque prendere questa partita con le pinze, senza la convinzione di partire favorito per via dei precedenti favorevoli. Murray farà di tutto per tenere sempre accesa la speranza di potersi portare a casa una partita in cui non parte avanti nel pronostico, ma sappiamo bene come il tennis sia il cosiddetto ‘sport del diavolo’ e che ogni partita è un nuovo capitolo di una storia pressoché infinita.

Foto: LaPresse