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Calcio

Pagelle Brasile-Corea del Sud 4-1, voti Mondiali 2022: verdeoro debordanti, brillano Vinicius e Richarlison

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PAGELLE BRASILE-COREA DEL SUD

Brasile

Alisson, 7: nelle occasioni in cui la Corea del Sud si rende pericolosa si esalta, prima con un volo plastico devia in angolo il destro dal limite di Hwang Hee-chan al quale chiude la porta anche al 33′ sul sinistro da posizione ravvicinata. In avvio di ripresa salva invece sul destro in progressione di Son (dal 36′ st Weverton: s.v.).

Militao, 6: terza da titolare consecutiva per il classe 1998 del Real Madrid che non vede spesso gli avanti sudcoreani avvicinarsi dalle sue parti (dal 18′ st Alves, 6: il veterano partecipa alla festa della Seleçao, ci prova nel finale con una sforbiciata in area deviata in angolo).

Marquinhos, 6,5: ordinaria amministrazione al centro della linea difensiva per il difensore del Psg. Partecipa attivamente al goal del 3-0 di Richarlison con una zingarata in avanti.

Thiago Silva, 6,5: là dietro il lavoro è poco, allora si concede qualche sortita offensiva come alla mezz’ora quando offre a Richarlison il pallone del tris.

Danilo, 6: con gli esterni sinistri fuori uso Tite lo deve adattare sulla corsia mancina con il difensore della Juventus che si cala con cognizione di causa nella parte (dal 28′ st Bremer s.v.).

Casemiro, 7: al centro del campo è la solita diga, come ai tempi del Real Madrid delle tre Champions in fila di Zidane torna a coprire da solo una porzione di campo immane per un normale centrocampista, è il motore coperto di una berlina scintillante.

Paquetà, 7: torna dal primo minuto dopo la panchina con il Camerun e in mediana riesce ad offrire densità e lampi di grande calcio, suo il poker al 36′ con un destro al volo sull’assist di Vinicius.

Raphinha, 6,5: dopo otto minuti sguscia via sulla destra e offre a Vinicius il pallone del vantaggio. Lascia a Neymar il rigore del raddoppio. Ripetutamente pericoloso con i suoi inserimenti e le incursioni palla al piede.

Neymar, 6,5: quando tutti pensavano che il suo Mondiale fosse finito torna a sorpresa in campo e al 12′ trasforma con il destro il penalty del raddoppio. Spesso si abbassa per andare ad impostare direttamente la manovra (dal 36′ st Rodrygo s.v.).

Vinicius Junior, 7,5: al primo pallone utile porta avanti i suoi spedendo all’incrocio dei pali con il piatto destro il suggerimento di Raphinha. Offre a Paquetà il pallone del poker. Semplicemente incontenibile (dal 28′ st Martinelli s.v.).

Richarlison, 7,5: si muove tra le linee della difesa sudcoreana senza concedere riferimenti, è lui a procurarsi il rigore che Neymar trasforma per il 2-0. Firma il tris alla mezz’ora finalizzando una splendida azione corale. Determinante.

Ct. Tite, 7: dopo una fase a gironi in cui il Brasile sembrava aver palesato una certa difficoltà in chiave realizzativa la Seleçao segna, domina e diverte. Non affermare che dopo stasera i verde-oro siano i favoriti numero uno per la conquista di questa rassegna iridata sarebbe anacronistico.

Corea del Sud

Kim Seung-gyu, 5,5: non ci sono particolari responsabilità da ascrivere all’estremo dell’Al Shabab in occasione dei goal brasiliani. Deve però raccogliere dalla rete ben quattro palloni nel corso del primo tempo.

Kim Moon-hwan, 5: al pari dei compagni di reparto ci capisce davvero poco con il Brasile che in meno di un quarto d’ora chiude la pratica. Contenere un avversario come Vinicius è comunque sfida piuttosto ardua a prescindere.

Kim Min-jae, 5: il difensore del Napoli torna dal 1′ al centro della linea difensiva dopo l’infortunio che lo aveva tenuto fuori nell’ultimo match della fase a gironi, viene assorbito nel turbine brasiliano.

Kim Young-gwon, 5: come tutti i suoi compagni fatica ad arginare gli avanti brasiliani che possono semplicemente fare quello che vogliono.

Kim Jin-Su, 5: sulla corsia di sinistra non riesce in nessun modo a contenere un Raphinha indiavolato nel corso della prima frazione di gioco, dopo l’intervallo resta negli spogliatoi (dal 1′ Chul Hong, 6: rispetto ai primi 45 minuti la Corea balla leggermente di meno).

Hwang In-beom, 5,5: perde il confronto con i diretti avversari che sono completi padroni del campo, tecnicamente e tatticamente (dal 20′ st Seung-Ho Paik, 6,5: entra e trova il goal della bandiera con un sinistro dal limite sugli sviluppi di una palla inattiva).

Jung Woo-young, 5: dopo dieci minuti commette una clamorosa ingenuità toccando fallosamente Richarlison in area e concedendo al Brasile il penalty che porta al raddoppio, lascia il campo a fine primo tempo (dal 1′ st Jun-Ho Son, 5,5: entra per cercare di smuovere le acque in mediana ma senza fortuna).

Hwang Hee-chan, 6: ci prova poco dopo il raddoppio brasiliano con un destro dal limite che Alisson vola per mettere in corner, poi al 33′ con un sinistro in progressione in area con l’estremo difensore brasiliano che fa buona guardia sul primo palo. Il più attivo dei suoi.

Lee Jae-sung, 4,5: sulla corsia di destra risulta completamente assente sia in fase offensiva che difensiva, esce nel corso della ripresa (dal 29′ st Kang-In Lee, 6: con il suo ingresso apporta maggiore vivacità al rapporto offensivo).

Son Heung-min, 5,5: dopo un primo tempo in completa ombra si vede a inizio ripresa con un destro a giro in progressione che Alisson devia in angolo. Troppo poco.

Cho Gue-sung, 4,5: prova totalmente incolore per l’attaccante del Jeonbuk che non riesce mai a rendersi pericoloso, esce nel finale (dal 35′ st Ui-Jo Hwang s.v.).

Ct. Paulo Bento, 6,5: nonostante il passivo pesante la Corea gioca e non si fa disprezzare dovendo però cedere allo strapotere tecnico degli avversari. E’ stato un percorso mondiale comunque più che soddisfacente per la nazionale asiatica, tornata in una fase ad eliminazione diretta 12 anni dopo Sudafrica 2010.

Foto: Lapresse