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Lorenzo Musetti: “Troppe aspettative, non le ho gestite. Djokovic troppo forte sul cemento”

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Lorenzo Musetti è stato sconfitto da Novak Djokovic in due rapidi set nei quarti di finale del Masters 1000 di Parigi-Bercy e. L’attuale numero 23 del rankign ATP sperava in una magia contro l’ex numero 1 al mondo, ma sul cemento indoor della capitale francese non c’è stata storia e il toscano ha dovuto alzare bandiera bianca per 6-0, 6-3. Una battuta d’arresto pesante per il tennista italiano, che era reduce dal bel successo maturato ieri contro Casper Ruud. L’azzurro accantona i sogni di gloria e si proietta verso le Next Gen ATP Finals che andranno in scena settimana prossima a Milano.

Lorenzo Musetti ha commentato il ko in conferenza stampa: “Durante l’anno è difficile giocare con questi big. C’erano forse troppe aspettative su questo match che mi hanno condizionato un po’ e non ho saputo gestirle. Nole è ben riconosciuto da tutti, soprattutto su questa superficie dove è forse il più forte di tutti i tempi. Peccato, mi dispiace solo il fatto di non aver espresso il mio tennis al meglio. Ora si guarda avanti”. Sulla pressione ha approfondito:È difficile non scendere a patti con questi discorsi. Vinci di qua, “Passante di rovescio lungolinea, fenomeno, Roger”, tutte queste cose qui… Cioè, è difficile scinderle nella testa, separarle, scendere in campo ed essere un’altra persona”.

ATP Parigi-Bercy 2022, Lorenzo Musetti sbatte contro Novak Djokovic nei quarti di finale

L’azzurro ha poi proseguito:Ora è troppo calda la sconfitta, però sì dai, più che il torneo è un bel periodo. Questa sconfitta un po’ brutta mi dà più fastidio perché non me la meritavo per il percorso che stavo facendo. Comunque ci sono queste ricadute; speriamo ora di riprendere il percorso il più brevemente possibile”.

Un po’ di autocritica sulle doti che gli mancano: “L’esperienza che sicuramente è una parte importante. Saper gestire questi momenti, queste partite è una cosa che si impara solo giocandole. Purtroppo se ne giocano troppo poche. Durante l’anno è difficile giocare con questi big, a meno che tu non faccia bene. Speriamo nel futuro di andare abbastanza avanti per potermi affacciare anche in questo tipo di percorso. Il resto è tanto lavoro e la strada è quella giusta”.

Foto: Lapresse