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Biathlon
Biathlon, Tommaso Giacomel e Didier Bionaz guidano la nuova generazione azzurra. Arriveranno i primi botti?
L’Italia del biathlon maschile approccia la stagione 2022-23 conscia del fatto che, con essa, comincia un nuovo corso. L’assetto della squadra è totalmente cambiato al termine dell’ultimo inverno, quando Dominik Windisch e Thomas Bormolini hanno deciso di appendere la carabina al chiodo, privando il team della seconda e della terza forza. Lukas Hofer, di cui si può leggere a parte, ha invece scelto di proseguire. Il trentatreenne altoatesino rappresenta però una sorta di “Maverick” che, per età e palmares, si può permettere di muoversi in autonomia rispetto al resto del movimento.
L’esclusione della Russia dalla fase finale della Coppa del Mondo 2021-22 ha permesso all’Italia di chiudere quinta la classifica per nazioni, guadagnandosi così 6 pettorali per l’inverno alle porte. Una grandissima opportunità di far crescere con agio la nouvelle vague azzurra, precocemente chiamata in prima linea dal corso degli eventi. Andiamo a vedere chi sono questi ragazzi e cosa ci si può attendere da ognuno di loro. Va fatta una doverosa premessa, ovvero che l’esperienza è tutta da costruire. Al riguardo è sufficiente sottolineare un dato impressionante. Hofer è partito in 295 gare individuali di primo livello. Tutti gli altri italiani in attività messi assieme ne sommano 84!
GIACOMEL Tommaso (2000)
33 Gare di primo livello disputate.
15 ingressi in zona punti. (1 Top-10; 2 Top-20)
Miglior risultato individuale: 7° PU Östersund (Dic. 2021)
Senza dubbio, le aspettative più elevate sono riposte in Tommaso Giacomel, improvvisamente promosso sul campo al ruolo di numero 2 d’Italia. Il ventiduenne trentino è uno dei giovani più interessanti a livello globale, essendosi già proposto nella top-ten. Sono pochi i coetanei a poter dire di aver fatto altrettanto.
Le sue caratteristiche sono risapute. Ci troviamo di fronte a un soggetto per il quale, al poligono, “o la va o la spacca”. Non sorprende, quindi, che la sua precisione sia deficitaria (da tempo galleggia attorno al 75%). Quando tutto girerà per il verso giusto, non sarà peregrino trovarlo nei quartieri più nobili delle classifiche. Aspettiamoci, tuttavia, anche delle controprestazioni, assolutamente fisiologiche per un atleta dai suoi connotati.
Ovviamente, ragionando in un’ottica a medio e lungo periodo, sarà imperativo innalzare la precisione. Sarà questo il campo dove si giocherà la partita per uscire dalla dimensione di “mina vagante” e diventare qualcosa di più. La crescita di competitività sugli sci stretti sarà fisiologica, quella al poligono invece andrà costruita con l’indispensabile aiuto dei tecnici. Vedremo se nel 2022-23 vi sarà un’evoluzione in tal senso.
BIONAZ Didier (2000)
37 gare di primo livello disputate
9 ingressi in zona punti (2 Top-20)
Miglior risultato individuale: 13° IN Anterselva (Gen. 2021)
Se Giacomel ha vissuto un 2021-22 di progresso, non si può dire altrettanto per il suo coetaneo Didier Bionaz, reduce da un inverno piuttosto opaco. Ci può stare, la crescita agonistica non è sempre lineare, soprattutto quando ci si trova a dover affrontare carichi di lavoro ben diversi rispetto alle abitudini. Infatti la sensazione è che il valdostano abbia faticato a smaltire le nuove tabelle di allenamento.
Andrà meglio nel 2022-23? Vedremo nelle prossime settimane quale sarà la sua brillantezza nel fondo. Alla voce poligono Bionaz è più solido di quanto non lo sia Giacomel, quantomeno a terra. Bisognerà, invece, ridurre i passaggi a vuoto in piedi. C’è tempo e modo per crescere anche sotto questo aspetto. L’importante è avere pazienza.
CAPPELLARI Daniele (1997)
8 gare di primo livello disputate
Miglior risultato individuale: 67° IN Pokljuka (Gen. 2020)
Daniele Cappellari in passato ha saputo guadagnarsi spazio in Coppa del Mondo grazie a percentuali impressionanti. Nel 2021-22 non si è ammirata la medesima solidità al tiro, di conseguenza il suo habitat naturale è divenuto l’Ibu Cup. Per tenersi in piedi nel massimo circuito, il venticinquenne friulano dovrà giocoforza esprimersi sui propri limiti, cercando anzi di andare oltre quelli visti sinora.
BRAUNHOFER Patrick (1998)
5 gare di primo livello disputate
Miglior risultato individuale: 71° IN Kontiolahti (Nov. 2020)
Più o meno vale lo stesso discorso fatto per Cappellari, poiché Patrick Braunhofer ha caratteristiche analoghe. La precisione è pazzesca. Da anni il ventiquattrenne altoatesino spara costantemente sull’85-90%. Purtroppo, sinora, il passo sugli sci gli ha sempre fatto difetto. Sarà difficile lasciare il segno in Coppa del Mondo senza una crescita sotto questo aspetto.
ZINGERLE David (2000)
Mai impiegato in Coppa del Mondo
Miglior risultati in Ibu Cup: un 14° e un 15° posto (Dic. 2021/Mar. 2022)
Tra gli addetti ai lavori, David Zingerle è piuttosto quotato in ottica futura. Per la verità ha faticato a lungo a esprimersi, ma proprio sul finire del 2021-22 si sono visti segni di un potenziale ancora da scoprire. Vedremo se la progressione proseguirà e se potrà ricalcare le orme di coscritti capaci di farsi valere nel circuito maggiore.
MOLINARI Michele (2000)
Mai impiegato in Coppa del Mondo
Miglior risultati in Ibu Cup: un 9° e un 10° posto (Mar. 2022)
Michele Molinari può essere definito il “nome nuovo” del movimento. Se non altro perché, meno pubblicizzato di altri coetanei, ha saputo progredire fino a centrare piazzamenti nella top-ten sia ai Mondiali junior che in Ibu Cup. Propedeutici a una prosecuzione della sua parabola ascendente?
LEONESIO Iacopo (2000)
Mai impiegato in Coppa del Mondo
Miglior risultati in Ibu Cup: un 23° posto (Mar. 2021)
Iacopo Leonesio è sicuramente meno precoce del coetaneo e corregionale Bionaz, ma nel 2021-22 si sono visti dei barlumi di competitività. Va seguito. In un movimento da rifondare, non ci si può permettere di lasciare nessuno per strada.
CHRISTILLE Cedric (1999)
Mai impiegato in Coppa del Mondo
Miglior risultati in Ibu Cup: due 26mi posti (Mar. 22)
Cedric Christille, in passato dominante nelle categorie giovanili italiane, sta ancora cercando la propria dimensione al di fuori dai confini patri. In tal senso, l’anno scorso ha lanciato qualche piccolo segnale in Ibu Cup.
FAUNER Daniele (1999)
Mai impiegato in Coppa del Mondo
Miglior risultati in Ibu Cup: un 20° posto (Mar. 2022)
Bene o male, Daniele Fauner sta vivendo la stessa situazione del coetaneo Christille, con la differenza di essere partito da una competitività giovanile inferiore. Sta provando a trovare collocazione nella geografia del biathlon.
Infine, sarebbe ingeneroso dimenticare Nicola Romanin. Non è più atleta di primo pelo, essendo venuto al mondo nel 1994, e non è stato inserito nel novero delle squadre nazionali. Cionondimeno, è verosimile che possa avere la sua possibilità in ambito internazionale, quantomeno in Ibu Cup, dove dei buoni risultati potrebbero essere il viatico per una promozione nel massimo circuito.
Foto: La Presse