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Ginnastica artistica, Manila Esposito e Veronica Mandriota: promosse al ballo delle debuttanti. “Sostitute” di lusso ai Mondiali

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L’Italia ha schierato due esordienti nelle qualificazioni dei Mondiali 2022 di ginnastica artistica. Manila Esposito e Veronica Mandriota non avevano mai preso parte a una rassegna iridata e sono state convocate per l’appuntamento di Liverpool dopo gli infortuni di Asia D’Amato e Angela Andreoli. Gli appassionati le hanno ammirate più volte in Serie A e ai Campionati Italiani, rispettivamente con il body della Ginnastica Civitavecchia e della Brixia Brescia. Si conosceva il loro valore e non hanno deluso le aspettative nel contesto tecnicamente più probante, non facendosi intimorire dall’esordio esordio e offrendo delle prestazioni degne di nota.

Manila Esposito è scesa in pedana da 15enne (spegnerà le nuove candeline soltanto tra un paio di giorni), alla sua prima stagione da senior. Dispiace per gli errori commessi alla trave, dove non è riuscita a confezionare l’esercizio pulito che sarebbe servito dopo le cadute e le sbavature delle compagne più esperte. L’allieva di Camilla Ugolini è però piaciuta tantissimo alle parallele asimmetriche (13.966 partendo da 5.7) e al corpo libero ha offerto quella solidità di cui c’era bisogno, portando a casa un pesantissimo 13.466 (5.5 il D Score) che non la pone neanche così lontana dalle big del circuito (per accedere all’atto conclusivo serviva il 13.600 di una veterana come Alice D’Amato).

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Una prova all-around decisamente confortante, con la consapevolezza che Manila ha margini di miglioramento e in un prossimo futuro potrà offrire prestazioni ancora più interessanti: deve solo trovare quella sicurezza esecutiva e quella tranquillità mentale che arrivano con il tempo. Bravissima anche Veronica Mandriota, che ha preso il testimone da Giorgia Villa a metà gara: al corpo libero la 17enne non è forse riuscita a esprimersi al meglio e a esibire tutta la propria eleganza a causa di alcune imprecisioni, ma al volteggio è risultata impeccabile e ha portato a casa un 13.700 di lusso con cui l’Italia ha operato il sorpasso definitivo su Francia, Giappone e Cina. Le ritroveremo nella gara a squadre e servirà un salto di qualità per cercare un nuovo colpaccio.

Photo LiveMedia/Filippo Tomasi