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US Open 2022, Stefanos Tsitsipas: “Il coaching ammesso? Non cambia niente, per tutti è sempre stato così”

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Stefanos Tsitsipas è atteso dagli US Open della verità. Il greco, a New York, non ha mai avuto tanto da gioire, perché si è sempre fermato al massimo al terzo turno. Potrebbe ritrovarsi due italiani sulla strada, Lorenzo Sonego al secondo turno e Matteo Berrettini agli ottavi, ma al momento la sua concentrazione è destinata all’immediato, cioè al colombiano Daniel Elahi Galan.

Durante il tradizionale media day, Tsitsipas, che è arrivato in finale a Cincinnati nemmeno sette giorni fa, ha dichiarato: “Mi sembra di stare meglio che mai. Sono più che felice di essere a New York. Mi sono allenato bene in questi giorni“.

US Open 2022, il tabellone di Lorenzo Sonego e gli ipotetici avversari: esordio con Jordan Thompson, poi il muro Stefanos Tsitsipas

Sulla Laver Cup al fianco di Roger Federer in quel di Londra: “E’ qualcosa di leggendario. Per me è un onore farne parte. Non so come stia Roger oggi, ma sono felice di rivederlo in campo. Averlo nella squadra è un privilegio. Ho appreso molto dalle passate edizioni. […] Abbiamo la possibilità di condividere grandi idee dentro e fuori dal campo, di essere parte di qualcosa di straordinario nel tennis“.

Inevitabile l’argomento coaching: “Non cambia niente. Per tutti è sempre stato così. Il mio allenatore non è stato discreto come altri. Ho ricevuto abbastanza sanzioni per coaching che considero ingiuste. Ora che è legale sono contento di non dover trattare con i giudici di sedia che sono particolarmente stringenti e amano rovinare il gioco. Ora che è ammesso, i giocatori si concentreranno di più sul gioco“.

Foto: LaPresse