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Nuoto, la lezione di Luca Pizzini. Una vita da gregario, ma quanto pesano i 3 bronzi europei nei 200 rana

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Un’occasione da sfruttare. Luca Pizzini si è riscoperto in una vasca che già nel 2009 lo vide gareggiare. Erano i Mondiali di Roma e la gara i 100 rana. L’azzurro, a 20 anni, si fermò in batteria e non proseguì il proprio percorso. Di acqua ne è passata sotto i ponti e Pizzini è diventato quest’oggi il primo italiano della storia a conquistare tre medaglie europee (tutte di bronzo) nella specialità difficile dei 200 rana.

Londra 2016, Glasgow 2018 e Roma 2022: è questa la sequenza per il nativo di Verona che a 33 anni ha fatto una specie di viaggio nel tempo con se stesso, riscoprendo sensazioni che non credeva più di provare. La sfortuna si era accanito sull’atleta allenata da Matteo Giunta negli ultimi due anni: prima il Covid e poi la frattura al braccio.

La fiducia stava scemando e l’ennesimo problema fisico aveva fatto sfumare anche la partecipazione ai Giochi del Mediteranno 2022 a Orano (Algeria). Ecco che gli Assoluti estivi di Ostia erano stati una sorta di ultima chiamata. La vittoria di quella gara è stata la chiave per aprire questo percorso magico.

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Il livello non eccezionale di questa rassegna continentale nella specialità ha dato una mano al veneto, bravissimo a interpretare la sua Finale e prendendosi un bronzo a quattro anni di distanza dall’ultima volta. Negli Europei dei trionfi anche la storia di Pizzini, una vita da gregario, ha avuto la sua dolce sublimazione con tre podi da record.

Foto: LaPresse