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Atletica, Mondiali U20: notte d’oro dell’Etiopia che vince quattro gare. Bruus si impone nell’alto. Usa in testa nel medagliere

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E’ la serata dell’Etiopia che domina nel mezzofondo sia maschile che femminile e porta a casa quattro titoli e sei medaglie in un solo giorno, l’ultimo di gare ai Mondiali Under 20 di atletica leggera che si sono chiusi a Cali. Un vero e proprio dominio quello della Nazionale africana che ha fatto incetta di titoli nel mezzofondo chiudendo con ben sei ori, tutti arrivati nelle gare delle distanze medio lunghe di corsa. Non era, questa, una serata italiana. Un solo azzurro in gara, dopo la scorpacciata di presenze di ieri, il mezzofondista Caiani, ultimo nei 3000 siepi. Quattro ori nell’ultima serata non bastano, però, all’Etiopia per vincere il medagliere.

Le africane dominano, come da copione, i 1500 metri femminili. Al ritmo elevatissimo delle keniane nella prima parte di gara fa da contraltare la resistenza delle etiopi ed il cambio di passo repentino proprio dell’etiope Haylom che parte ai 1300 metri e non lascia scampo alle rivali chiudendo con il nuovo record dei Campionati, 4’04″27, argento per la kenyana Chebet con 4’04″64, record personale e bronzo per la keniana Chepkiroui con 4’07″64, poi Mekonen, Wiley e Sawada.

Negli 800 maschili volata di testa per l’etiope Girma che, dopo una prima parte di gara lentissima, cambia passo un attimo prima del keniano Kibet, che poi crolla alla distanza, e non si fa più riprendere. Oro per lui con 1’47″36, argento per l’algerino Chenitef, scaltro nel finale con 1’47″61, bronzo per il britannico Hussey che si fa superare dall’algerino proprio sul filo di lana e chiude con 1’47″65, poi Lewalski, Reardon e Harding.

Nei 5000 provano ad impostare la corsa dura le due keniane nel primo km ma la tattica è suicida perché Chacha e Cherotich crollano a metà gara e lasciano via libera alle etiopi che faticano a scrollarsi di dosso la resistenza della ugandese Chesang e vanno a giocarsi l’oro nel rettilineo finale. Vince in rimonta Medina Eisa con 15’29″71, argento per Wudu (15’30″06) che aveva impostato la volata in testa, bronzo per l’ugandese Chesang che ha provato a superare le due rivali fin dall’inizio del rettilineo finale ma poi ha desistito ed ha chiuso con 15’31″17. Quarto posto e personale per la combattiva lettone Caune, poi Forero e Chacha.

Nei 3000 siepi, dove era al via l’unico italiano in gara oggi, prima parte caratterizzata dalla fuga del giapponese Kuroda, seguito proprio da Caiani. Il cambio di passo da dietro arriva dai keniani che fanno il lavoro sporco ma poi, come già capitato quest’oggi nelle gare precedenti, si vedono superati dagli etiopi che cambiano marcia e restano soli davanti nell’ultimo giro. Vince Samuel Duguna in 8’37″92, argento per Firewu in 8’39″11, bronzo per il Marocco con Ben Yazide in 8’40″62. Kenya clamorosamente giù dal podio. Quarto l’ugandese Chemurai, quinto il rappresentante del Bahrein Dhabar e sesto il keniano Wafula. Caiani è ultimo in 9’14″73-

E’ lotta a due fra le giamaicane nei 100 ostacoli su livelli di record del mondo under 20: vince Kerrica Hill con 12″77, tempo molto vicino al record del mondo e migliore prestazione mondiale stagionale, argento per James con 12″87, bronzo per l’Ungheria con Toth che ferma il cronometro a 13″00 lasciando molto indietro tutte le altre.

Nella 4×400 donne vittoria per dispersione per gli Stati Uniti con Kelley, Jackson, Garrett e Willis in 3’28″06, argento per la Giamaica in 3’31″59 e bronzo per la Gran Bretagna in 3’31″96, poi Finlandia, Canada e Australia. In campo maschile andamento molto simile con gli Usa che dominano e vincono grazie a McElroy, Schwartzman, Bartholomew e Sumner in 3’04″47, argento per la Giamaica con il tempo di 3’05″72, bronzo per il Canada in 3’06″50, poi Spagna, Sudafrica e Giappone

Splendida gara di salto in alto femminile, con le due favorite della vigilia, l’estone Karmen Bruus e la serba figlia d’arte Angelina Topic a giocarsi la vittoria con l’intrusione della bravissima olandese Weerman che migliora di 3 centimetri se stessa e anche il record olandese under 20 e vede sfumare all’ultimo salto la possibilità di salire sul gradino più alto del podio, dove sale l’estone Bruus che supera al terzo tentativo 1.95, a un centimetro dal suo record mondiale junior. Argento per l’olandese Weerman con 1.93 saltato al primo tentativo, bronzo per la serba Topic con 1.93 scavalcato al secondo tentativo. Misure che avrebbero dato la vittoria alla tappa di Diamond League di Chorzow.

Molto meno esaltante la gara del triplo donne, che ha visto la vittoria annunciata dell’uzbeka Davronova con 14.03, argento per la Francia con Aucagos con 13.38 e bronzo per l’australiana Boras con 13.30 ed una seconda misura a 13.13, contro il 13.30 della venezuelana ma il 13.06 di seconda misura. Poche emozioni e misure tutto sommato modeste.

Nel disco uomini invece, girandola di emozioni con capovolgimenti di situazioni e qualche sorpresa. Alla fine arriva l’annunciata doppietta tedesca ma non nell’ordine che si poteva pensare alla vigilia. E’ Marius Karges il nuovo campione del mondo con un lancio fantastico di 65.55 all’ultimo tentativo. Argento per Sosna con 63.88, che ha trovato questa misura al primo tentativo e poi ha collezionato tutti nulli. Terzo posto per l’ucraino Brudin con 63.30.

Foto: LaPresse