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Atletica, Filippo Tortu si sfoga: “4×100 danneggiata, quando era successo a noi fecero finta di niente. Invece la Turchia…”

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Filippo Tortu

Filippo Tortu ha conquistato la medaglia di bronzo sui 200 metri agli Europei, ma al termine della gara ha espresso la propria amarezza poiché avrebbe voluto mettersi al collo un alloro di colore diverso e ha manifestato la propria delusione per quanto successo questa mattina con la staffetta tricolore. Con un tono comprensibilmente e giustificatamente polemico. Ripercorriamo nel dettaglio quanto è successo a Monaco e qual è stata la reazione del velocista brianzolo ai microfoni della Rai.

COSA È SUCCESSO ALLA 4X100 ITALIANA AGLI EUROPEI?

Questa mattina si sono disputate le batterie della 4×100. L’Italia ha dovuto fare a meno di Marcell Jacobs (il Campione Olimpico dei 100 metri ha accusato un fastidio muscolare durante il riscaldamento), ma anche di Fausto Desalu (tenuto a riposo dopo il doppio sforzo di ieri sul mezzo giro di pista) e di Filippo Tortu (poiché impegnato questa sera nella finale dei 100 metri). Lorenzo Patta era dunque l’unico Campione Olimpico ai nastri di partenza, affiancato da Wanderson Polanco e Matteo Melluzzo, poi la chiusura di Chituru Ali.

Filippo Tortu: “Volevo l’oro. 4×100 danneggiata e si fa finta di niente, invece la Turchia…”

Si tratta di una formazione un po’ improvvisata, ma il quartetto azzurro ha stretto i denti e ha lottato con il cuore: quinto posto nella seconda batteria con il crono di 39.02, secondo tempo di ripescaggio e qualificazione alla finale. Si inizia a fare festa e si incomincia già a pensare alla finale di domenica sera, da affrontare con i titolari per andare a caccia di una medaglia. Nel corso della mattinata, però, arriva la doccia gelata: la Turchia ha presentato ricorso perché in occasione del primo cambio ha subito un’ostruzione dal finlandese (un tocco del braccio).

Gli anatolici ricevono la possibilità di correre nuovamente, da soli, in corsia 3, in condizioni di pista migliori: un vantaggio enorme, firmano 38.98 e si qualificano alla finale, escludendo così l’Italia per appena quattro centesimi. Un’autentica beffa, mista a ingiustizia. L’amaro in bocca è notevole, per la seconda volta consecutiva dopo i Mondiali i Campioni Olimpici non riescono a disputare un atto conclusivo a livello internazionale.

FILIPPO TORTU SI SFOGA: “QUANDO ERA SUCCESSO A NOI NESSUNO FECE NIENTE”

Filippo Tortu si è fortemente lamentato ai microfoni della Rai al termine della finale dei 200 metri: “I miei compagni hanno dovuto affrontare diverse difficoltà oggi in pista, sono stati bravi, molti erano all’esordio. Brucia, poi il modo in cui siamo usciti… Per lo stesso motivo noi avevamo fatto ricorso a un Mondiale quando gli USA avevano colpito il nostro terzo frazionista, allora ci dissero che faceva parte del gioco e non capisco perché oggi non lo fosse. Non ho capito perché da Campioni Olimpici fossimo in prima corsia, poi far correre la Turchia in quel modo… Spiace non avere potuto portare il testimone davanti agli altri“.

A COSA SI RIFERISCE FILIPPO TORTU? L’EPISODIO DEL PASSATO

Filippo Tortu si riferisce alle batterie dei Mondiali 2019. In quell’occasione fu Davide Manenti a essere danneggiato da Mike Rodgers nella terza frazione. Gli USA conclusero la batteria in terza posizione (38.03) alle spalle di Gran Bretagna (37.56) e Brasile (37.90) e poi andarono a conquistare la medaglia d’oro. L’Italia terminò in quarta posizione (38.11) e venne esclusa dall’atto conclusivo.

Quella staffetta era composta da Federico Cattaneo, Marcell Jacobs, Davide Manenti e Filippo Tortu: nonostante il danneggiamento subito e il reclamo presentato, all’Italia non venne concessa la possibilità di correre nuovamente e di cercare il tempo di ripescaggio per l’ingresso finale (sarebbe servito il 37.91 dell’Olanda).

A differenza di quanto è successo oggi con la Turchia: una sorta di due pesi e due misure per un paio di episodi molto simili tra loro. “Quella volta ci dissero che faceva parte del gioco, non capisco perché non lo sia anche oggi“. Legittima anche la lamentala sull’inserimento in corsia 1: è normale che i Campioni Olimpici in carica abbiano la corsia peggiore del lotto a un anno dal trionfo a cinque cerchi? La risposta è scontata.

Foto di FIDAL COLOMBO/FIDAL.