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Atletica, gli avversari di Gianmarco Tamberi nel salto in alto agli Europei. Sarà battaglia per l’oro con Protsenko?

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Il quarto posto di Eugene è già un ricordo e non è certo Gianmarco Tamberi quello che si sofferma sulle medaglie mancate. Quello che resta è il 2.33 che, in un consesso europeo, in un anno come questo potrebbe garantire il podio o forse anche la vittoria se superato magari alla prima prova.

Due soli atleti sono riusciti a scavalcare quella misura in stagione, l’ucraino Andriy Protsenko e, appunto, Gianmarco Tamberi che, per non farsi mancare nulla, ha avuto anche il Covid nelle scorse settimane che lo ha costretto a interrompere la marcia di avvicinamento all’Europeo di Monaco ma difficilmente questo breve stop inciderà sulla sua prestazione all’Olympia Stadion.

L’impressione è che la gara di salto in alto possa essere una rivincita con in palio l’oro del duello che a Eugene valse il bronzo con il successo dell’ucraino Protsenko, bravo a cogliere l’attimo al momento giusto e comunque in grado, dall’alto della sua esperienza, di ripetersi a quei livelli.

I rivali non mancano per il campione olimpico e l’impressione è che tanti europei abbiano preparato con più cura l’appuntamento di Monaco rispetto alla gara di Eugene che, con un paio di “mostri” in pedana sarebbe stata proibitiva anche se fossero stati al massimo della forma. E’ il caso del tedesco Mateusz Przybylko che quest’anno ha superato 2.30 e che a Eugene in finale non è andato oltre 2.24, superato all’ultima prova ma, davanti al pubblico amico, cercherà il colpaccio andando ad attaccare misure che sono comunque nel suo potenziale, magari di qualche anno fa.

Attenzione anche all’israeliano Yonathan Kapitolnik: anche per lui 2.30 di personale in questa stagione e anche per lui un deludente stop a 2.24 nerlla finale iridata di Eugene. La presenza europea nella finale del Mondiale statunitense si ferma qui ma gli outsider di lusso non mancano di certo in vista di Monaco: è il caso dell’altro tedesco di punta Tobias Potye, anche lui 230 in stagione ma non in grado di centrare la finale mondiale, così come l’altro ucraino Doroshchuk che però quest’anno si è fermato a 2.25, oppure il belga Carmoy (2.25), il britannico Clarke-Chan (2.27) e, perché no, l’azzurro Marco Fassinotti che ha superato 2.26 in stagione e, con un piccolo miglioramento, potrebbe anche entrare nel gioco delle medaglie.

Assente al Mondiale ma in grado quest’anno, a giugno, di scavalcare 2.31 è anche il turco Enes Talha Senses che potrebbe rappresentare un altro piccolo pericolo per Tamberi, assieme allo svizzero Gasch che quest’anno non è mai riuscito ad avvicinare il personale, fermandosi a quota 2.27 ma è sicuramente in grado di fare meglio.

Foto Lapresse