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Ginnastica e cultura fisica

‘Saranno Campioni’: Silvia Coluzzi, la nuova luce abbagliante del trampolino elastico

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Questo 2022 si sta rivelando l’anno delle “prime volte” in assoluto della storia per molte delle discipline sportive nel panorama azzurro. Uno di questi esempi riguarda il trampolino elastico, specialità che appartiene al programma a Cinque Cerchi della ginnastica. Ebbene, ad inizio giugno Silvia Coluzzi si è messa al collo la prima medaglia europea individuale della disciplina per la Federazione Ginnastica d’Italia, conquistando addirittura il gradino più alto del podio e laureandosi campionessa europea juniores nell’individuale femminile, agli Europei disputati a Rimini.

Nata a Cisterna di Latina appena 14 anni fa, Silvia sta letteralmente bruciando tutte le tappe. Nonostante i due anni difficili (2020 e 2021) trascorsi tra pandemia e pochi allenamenti, Coluzzi ha sempre avuto ben chiaro l’obiettivo: migliorarsi sempre. Difatti, i suoi principali punti di forza sono certamente la ricerca continua della perfezione (nonostante le vittorie non sempre si sente del tutto soddisfatta) e la dedizione negli allenamenti, a cui dedica attualmente ben 6 ore al giorno. Insomma, una perfezionista.

La 14enne si è avvicinata al trampolino elastico per puro caso quando aveva 9 anni, grazie a dei vicini di casa che lo praticavano professionalmente e glielo hanno mostrato. Da lì iniziò la sua avventura all’Asd Ginnastica e Judo Busen di Nettuno. Avendo dunque la fortuna di approcciare quest’attività nell’età migliore, Silvia da più di un anno si sta allenando a Fano (con Matteo Martinelli), dove risiede l’Accademia Internazionale di Fano che è il centro nevralgico di questo meraviglioso sport nel Bel Paese.

La laziale aveva già conquistato due titoli italiani assoluti prima di questo exploit a livello europeo. Qualche giorno prima della conquista dell’oro individuale, ai medesimi Europei di Rimini, si era messa al collo anche il bronzo (altra medaglia storica per il movimento) nel team event continentale (insieme a Letizia Radaelli e Sofia Antoniani).

Ritornando alla gara europea individuale, Coluzzi veniva già da una gara di qualifica ad altissimo livello, dopodiché in finale non si è fatta intimidire e ha sbaragliato la concorrenza con un punteggio mostruoso: un 54.050 da far invidia addirittura ai big mondiali e olimpici, esibendo un ottimo tempo di volo, ed essendo precisa e pulita durante l’esecuzione. Eloquente Il gap sulla seconda classificata, la georgiana Marian Ragimovi, che è stato di ben 2,47 punti.

Il talento immenso della Coluzzi (che davanti a sé ha ancora due anni da juniores) fa pensare ad una crescita esponenziale con ancora molti margini di miglioramento. Ora si cercherà di aumentare le difficoltà delle sue esecuzioni, per avvicinarsi ancora di più all’elite mondiale: ci vogliono anni per validare questi esercizi, ma questo porta a credere che la laziale possa (già in questo quadriennio) giocarsi la qualifica alle prossime Olimpiadi di Parigi 2024, e magari farci sognare risuonando l’inno di Mameli come è accaduto nel padiglione della Fiera di Rimini.

LE PUNTATE PRECEDENTI DI SARANNO CAMPIONI

Maurizio Contino

Foto: Simone Ferraro/Federginnastica