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Formula 1

F1, Leclerc e Sainz volano nelle prove libere. Com’è il passo gara della Ferrari in Ungheria? Verstappen osserva…

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Ormai da cinque giorni la Ferrari sbandiera ai quattro venti come l’obiettivo per il Gran Premio d’Ungheria sia quello di fare doppietta, allo scopo di dimenticare le amarezze generate da Le Castellet e rilanciare le proprie quotazioni, sempre più in ribasso, nel duello iridato con Max Verstappen e la Red Bull. Dichiarazioni ambiziose, ma a buon ragione. Dopotutto i connotati dell’Hungaroring sono risaputi. Si tratta di un tracciato dove contano principalmente il carico aerodinamico e la trazione, caratteristiche in cui la F1-75 eccelle. Teoria e pratica, però, non sempre coincidono. Quali sono i responsi concreti del venerdì magiaro?

Ebbene, sia nella FP1 che nella FP2, Charles Leclerc e Carlos Sainz hanno occupato la prima e la terza posizione, scambiandosi però di ruolo. Inizialmente è stato lo spagnolo a comandare la tabella dei tempi, dopodiché è toccato al monegasco issarsi in testa. Attenzione però, la graduatoria tiene conto solamente del giro più veloce, effettuato con mescola morbida e da’ un’idea di quale possa essere il valore soprattutto in qualifica. I riscontri relativi al passo gara possono vanno tratti dalle simulazioni di long-run effettuate con pneumatici medi nel turno del tardo pomeriggio.

Per i ferraristi il responso è esaltante, perché si è avuta l’impressione di una Scuderia di Maranello nettamente superiore alla concorrenza. Leclerc ha tenuto un ritmo insostenibile per chiunque, vedendosi avvicinato dal solo Sainz. Il ventiquattrenne del Principato ha impressionato in positivo sia per velocità che per stabilità nelle proprie prestazioni. Al contrario, Max Verstappen ha dato la sensazione di essere in affanno. L’olandese ha contenuto i danni sul giro secco, ma nei long-run è rimasto lontano dal coetaneo. Anzi, il leader del Campionato si è più volte lamentato via radio del comportamento della propria RB18, segno di come sia ancora lontano dall’assetto desiderato.

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Vero che sette giorni fa, in Francia, il weekend cominciò più o meno allo stesso modo. C’è però una differenza sostanziale. All’Hungaroring la Ferrari sembrerebbe avere un margine apparentemente incolmabile persino se Red Bull dovesse trovare la propria quadra del cerchio. Pertanto l’obiettivo doppietta, sinora concretizzatasi solo in Bahrain, non è certo utopico.

In ogni caso, attenzione a festeggiare prima del previsto, soprattutto perché c’è un fattore in grado di sparigliare le carte in qualifica. Si chiama pioggia e potrebbe accorrere in soccorso di Verstappen. Almeno domani. Si vedrà, poi, in quali condizioni si disputerà la gara che, probabilmente, sarà asciutta. Cionondimeno, la griglia di partenza potrebbe essere rimescolata dall’arrivo dell’acqua, dinamica che rischia di complicare la vita domenicale a un Cavallino (potenzialmente) Dominante.

Foto: @RACINGPICTURE