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Nuoto, Benedetta Pilato: è tutta una questione di gestione. Esame di maturità in una finale iridata senza una vera favorita

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Benedetta Pilato ha dimostrato di essere in grado di imparare in fretta la lezione. Nel suo debutto in un 100 metri rana al Mondiale al mattino era andata fuori giri nel finale, dimostrando ancora qualche problema di gestione nella gara che sta cercando a tutti i costi di far diventare “sua”, ma in semifinale la sofferenza è sparita ed è arrivato un sub 1’05” che lascia molto ben sperare in vista della gara di domani.

Il percorso è segnato: il 100 rana ormai è nel mirino della classe della pugliese che oggi ha compiuto un passo importante, forse decisivo nella marcia di avvicinamento a quello che sarà l’obiettivo finale a Parigi. Entrare fra le prime otto al momento era l’obiettivo dichiarato per i 100 a Budapest e l’ingresso in finale è arrivato con margine e con autorità. La nuotata è quella giusta, la giovane vice campionessa mondiale dei 50 ha ritrovato ritmo e brillantezza e anche dal punto di vista fisico sembra tirata a puntino per poter affrontare un’estate che assomiglia molto a quella dello scorso anno per intensità di impegni.

In semifinale ha gestito bene lo sforzo, non ha esagerato nella prima parte, lasciando sfogare Strauch e Hansson che sono passate più veloci di lei. Una condizione che qualche tempo fa l’avrebbe mandata in crisi e che invece oggi l’ha spinta ad alzare i ritmi ancora di più nella vasca di ritorno che stavolta ne ha esaltato le qualità atletiche e la capacità di tenere alto il ritmo. per la prima volta ha vinto in rimonta un 100 di altissimo livello e lo ha fatto con un tempo che forse, in questo momento, è quello che ha nelle corde.

Non ci si può aspettare che domani arrivi un crono di molto migliore in finale, anche se tutto dovesse funzionare alla perfezione. Si può dire che oggi abbia fatto le prove ma per batterla le rivali dovranno soffrire, magari forzando il passaggio perchè lei il 35″17 di oggi lo può reggere senza andare fuori giri, qualcun’altra potrebbe soffrire molto di più. 

Le carte, sul campo partenti, si sono rimescolate alla grande oggi: Lilly King non sembra in condizione, Lazor e Van Niekerk sono addirittura fuori dai giochi, il pericolo arriva da chi non ti aspettavi alla vigilia, la tedesca Elendt, cresciuta a dismisura e addirittura Ruta Meilutyte, una che non ha certo dimenticato come si affronta una grande finale e come si fa a vincerla. La battaglia si preannuncia durissima e aperta ad ogni risultato. Benedetta Pilato, comunque vada domani, tornerà da Budapest consapevole che i 100 possono diventare la “sua” gara e non è poco.

Foto Lapresse