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Ginnastica artistica, l’Italia vince i Giochi del Mediterraneo. Le Fate si laureano Regine del Mare Nostrum

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Le Fate si sono laureate Regine del Mare Nostrum. L’Italia ha conquistato la medaglia d’oro nel concorso a squadre dei Giochi del Mediterraneo 2022, competizione multisportiva incominciata oggi a Orano (Algeria). La nostra Nazionale femminile ha giganteggiato in lungo e in largo, confermando il pronostico della vigilia e confermandosi padrona della ginnastica artistica in questa manifestazione per la terza volta consecutiva dopo i sigilli del 2013 e del 2018 (nel 2009 si perse per un decimo contro la Francia di Youna Dufournet).

Il DT Enrico Casella ha onorato l’impegno convocando la miglior formazione possibile, sfruttando questo appuntamento come un test in avvicinamento agli Europei di agosto, dove le Fate andranno a caccia di una vittoria di lusso, e ai Mondiali di ottobre che metteranno in palio i primi tre pass per le Olimpiadi di Parigi 2024. Le azzurre non sono state impeccabili, ci sono state della cadute e degli errori, ma è tutto sotto controllo: si doveva lasciare alle spalle la ruggine dovuta all’assenza dalle pedane e questo evento serve proprio per testare gli esercizi in vista delle gare più importanti della stagione.

L’Italia ha trionfato con il punteggio complessivo di 161.950, rifilando oltre cinque lunghezze di distacco alla Francia (156.600). A completare il podio è stata la Spagna (148.450), che ha regolato la Turchia (146.700). Giorgia Villa si è distinta con due esercizi di spessore tra staggi (13.850) e trave (13.200), entrambi un po’ semplificati rispetto a quanto visto durante l’inverno. Prestazione solida da parte delle due all-around: Asia D’Amato ha aperto con 13.800 alla tavola (ha eseguito anche il secondo salto), poi si è ben difesa alle parallele (13.600) e alla trave è stata impeccabile (13.750), prima di una brillante chiusura al corpo libero (13.200); Martina Maggio rimarchevole tra 10 cm (13.750) e quadrato (13.500), si è difesa al volteggio (13.650) e ha incantato alle parallele (13.800).

Angela Adreoli ha pagato un grosso sbilanciamento alla trave (13.000) e la caduta al corpo libero (12.000). Alice D’Amato è purtroppo caduta alle parallele (12.750, piede a terra dalla granvolta cubitale) e al corpo libero (11.200), ma aveva aperto la gara con il 13.800 del suo doppio avvitamento al volteggio. Asia D’Amato e Martina Maggio torneranno in pedana martedì per la finale del concorso generale individuale, il giorno seguente andrà in scena la caccia alle medaglie nelle Finali di Specialità.

Foto: Federginnastica