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Formula 1

F1, Jenson Button: “Forse Lewis Hamilton sta pensando al ritiro, non ha fiducia in questa Mercedes”

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Jenson Button, oltre a essersi laureato Campione del Mondo di Formula Uno nel 2009, può legittimamente vantarsi di aver compiuto un’impresa. Quella di aver battuto Lewis Hamilton a parità di vettura. I due sono stati compagni di squadra alla McLaren dal 2010 al 2012 e, nella stagione centrale del triennio, Button ha chiuso il Mondiale in seconda posizione, mentre Hamilton si è piazzato quinto. Nel 2011 Lewis si è quindi dovuto inchinare al compagno di squadra, situazione verificatasi solamente un’altra volta nell’arco della sua carriera, ovvero nel 2016, quando Nico Rosberg gli soffiò il titolo iridato.

Non c’è dubbio che in questo principio di 2022, il veterano britannico stia patendo il confronto diretto con il nuovo team mate. Dopo cinque anni di coabitazione con Valtteri Bottas, relegato al ruolo di fido scudiero, Hamilton si trova a fianco l’arrembante George Russell che, in un modo o nell’altro, gli è arrivato davanti sei volte su sette. Non a caso, nella classifica iridata il ventiquattrenne della Contea di Norfolk vanta 84 punti contro i 50 del trentasettenne londinese.

Ieri mattina Button è intervenuto nel popolare programma radiofonico “The Chris Evans show”, durante il quale è stato interpellato in merito alla situazione del sette volte Campione del Mondo. Al riguardo, Jenson non ha usato mezzi termini, esplicitando il proprio pensiero in maniera molto diretta. “Penso che per Lewis ci sia stato un grande cambiamento, non sta più guidando un’auto competitiva. Lui ha sempre lottato per il Mondiale dal 2014 in poi, ma quest’anno non ha possibilità di vincerlo e credo che questo fatto gli stia facendo male sul piano psicologico. Forse sta pensando alla fine della sua carriera e a dedicarsi ad altro nella vita”.

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Il quarantunenne inglese ha poi sviluppato il concetto, spiegando quali sono, secondo lui, le ragioni delle difficoltà nel confronto diretto con Russell. “È una questione di sensazioni. Lewis si era abituato ad avere per le mani vetture perfette, mentre George correva con auto molto difficili da guidare. Per questo i due percepiscono la W13 in maniera totalmente diversa. Per Hamilton è un deciso regresso se comparata alle Mercedes precedenti, per Russell invece è un netto miglioramento rispetto alle Williams. La W13 da’ quindi a George molta più sicurezza di quanta non ne dia a Lewis. Per questo Russell sta facendo meglio, riesce a tirare fuori il massimo da una monoposto in cui Hamilton non ha fiducia”.

Quindi, quali sono le prospettive future del sette volte Campione del Mondo? “Lewis è uno dei migliori piloti del mondo, se non il migliore in assoluto. Può ancora essere competitivo, se vuole. Questo è il punto. Vuole esserlo? Chi lo sa. Personalmente però penso che se si renderà conto di avere per le mani una vettura in grado di vincere, allora lo rivedremo vincere.”

Foto: La Presse