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MotoGP, Fabio Quartararo: “La nuova carena ha reso meno maneggevole la M1, serve un set-up come l’anno scorso”

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Si chiude con una nona posizione il venerdì dedicato alle prove libere del Gran Premio d’Italia, ottavo appuntamento del Mondiale MotoGP, per quanto riguarda il campione del mondo in carica Fabio Quartararo. Un risultato, tutto sommato, prevedibile per il portacolori della Yamaha, ben consapevole che la sua Yamaha avrebbe pagato dazio sul lunghissimo rettilineo del tracciato del Mugello.

Al termine della FP2, infatti, il nativo di Nizza ha concluso con il tempo di 1:46.519 con un distacco di 628 millesimi rispetto al migliore di giornata, ovvero Aleix Espargarò, che ha spinto la sua Aprilia fino all’1:45.891. Una differenza di prestazioni notevole, nella quale il classe 1999 ha visto anche una Ducati molto competitiva, con sei moto di Borgo Panigale che lo precedono.

Il suo commento al termine del venerdì toscano ai microfoni di Sky Sport punta su un aspetto importante:Non ho i problemi dell’anno scorso. In quella occasione non sentivo bene l’anteriore, oggi invece abbiamo provato la nuova carena e penso che abbia fatto parecchio effetto sulla moto. Nei cambi di direzione la M1 risultava più lenta e girava molto meno”. 

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Il francese prosegue nella sua analisi: “Non penso che si tratti di un problema della moto o del telaio, credo che sarà sufficiente ritrovare un set-up simile a quello dell’anno scorso che mi diede modo di vincere”.

Ultima battuta sulla crescita dell’Aprilia che, oltre al miglior tempo di oggi, avrà anche due moto satellite dal prossimo anno, “soffiandole” proprio alla Yamaha: “Senza dubbio la moto di Noale è cresciuta tantissimo, grazie ad un lavoro straordinario. Grande merito va anche ad Aleix Espargarò che è li da diversi anni e questa moto l’ha cresciuta lui. Dal prossimo anno non credo che ci cambierà la vita senza il team satellite. Non stiamo prendendo molti dati dal team di Dovizioso e Binder al momento, e puntiamo piuttosto sul lavoro di Crutchlow che prova le novità in pista come collaudatore”. 

Credit: MotoGP.com Press