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Ciclismo

Giro d’Italia 2022, la Santena-Torino ha un percorso da classica. I corridori che potrebbero far saltare il banco

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Diversi corridori al termine della tappa di oggi con arrivo a Cuneo hanno detto che “da domani inizia un altro Giro”. Guardando il profilo altimetrico della quattordicesima tappa, la Santena-Torino, non è difficile capire il motivo di queste parole.

Una frazione breve, con 147 km è la più breve di questa edizione, ma sul percorso sono disseminati ben cinque GPM, oltre a diversi altri tratti di salita renderanno la giornata ancora più dura. Nella seconda metà del percorso i corridori si troveranno su un circuito durissimo da percorrere due volte, con le dure ascese sul Colle di Superga e sul Colle della Maddalena.

Un tracciato che ricorda quello di una classica, con i 5 km all’8,2% di Superga e i 3,6 km della Maddalena con pendenze durissime nel primo tratto, ad offrire tantissimi punti ai corridori per attaccare e provare a fare la differenza. Così come le salite, anche le discese potranno giocare un ruolo importante, specialmente quella ripida e molto tecnica dopo il GPM del Colle della Maddalena.

Su un percorso del genere la selezione verrà piuttosto naturale, ma è molto possibile che qualcuno dei corridori di classifica proverà a far saltare il banco. Con il ritiro di Romain Bardet, il lotto dei candidati alla vittoria finale si è ulteriormente assottigliato e la giornata di domani offre la possibilità di delineare ancora di più la graduatoria.

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Tra i corridori più quotati a provare ad attaccare domani ci sono soprattutto quelli che magari hanno bisogno di recuperare qualche secondo in classifica o che magari ritengono di avere qualcosa in meno agli altri sulle ascese più lunghe. Quindi perché no, potrebbe essere proprio Vincenzo Nibali ad attaccare, lui che di percorsi da classica è un grande specialista.

Chi potrebbe provare a sfruttare la situazione è Thymen Arensman, diventato capitano della DSM o magari una delle “seconde linee” di quelle squadre che hanno ancora più di un uomo in classifica come Pello Bilbao per la Bahrain-Victorious o uno tra Wilco Kelderman ed Emmanuel Buchmann per la BORA-Hansgrohe.

Sarà fondamentale per tutti correre sempre davanti, in modo da non rimanere indietro sulle salite o sugli strappi come quello di Parco del Nobile, situato a soli 5 km dal traguardo. In questo è sicuramente maestro Richard Carapaz, ma occhio anche a Joao Almeida e Alejandro Valverde. 

Foto: LaPresse