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Tiro con l’arco, ad Antalya la prima tappa della Coppa del Mondo 2022. Comincia il cammino degli azzurri verso Parigi 2024

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Comincia domani ad Antalya il primo dei cinque appuntamenti stagionali della Coppa del Mondo di tiro con l’arco 2022, che si chiuderà ad ottobre con le Finali di Tlaxcala, in Messico. Grande curiosità dunque per l’inizio ufficiale della stagione outdoor e del lungo cammino verso i Giochi Olimpici di Parigi 2024.

47 le Nazioni rappresentate durante la kermesse turca, con 198 atleti impegnati nell’arco olimpico e 142 nel compound. Dopo le due medaglie di Tokyo 2021, l’Italia si presenta ai nastri di partenza della nuova World Cup con ambizioni importanti nel ricurvo, con l’obiettivo di alzare ulteriormente l’asticella in vista di un 2023 già determinante nel processo di qualificazione per Parigi.

Mauro Nespoli è sempre la stella indiscussa del movimento arcieristico tricolore e proverà a confermarsi al vertice a livello individuale contro alcuni dei migliori interpreti globali della disciplina (tra cui il campione olimpico Mete Gazoz ed il fenomeno americano Brady Ellison), oltre a svolgere un ruolo cruciale nel terzetto azzurro per la prova a squadre monosesso.

Tiro con l’arco, i convocati dell’Italia per la tappa di Coppa del Mondo ad Antalya: Nespoli e Boari guidano la truppa azzurra

I giovani componenti del team italiano Alessandro Paoli e Federico Musolesi sono chiamati ad un ulteriore salto di qualità per elevare il livello di una squadra che dovrà necessariamente riscattare la mancata qualificazione olimpica dell’ultima edizione a cinque cerchi.

In campo femminile la compattezza del gruppo rappresenta il principale punto di forza della squadra nostrana, in attesa del rientro di Chiara Rebagliati. Ad Antalya saranno in gara per l’Italia Lucilla Boari (bronzo individuale olimpico in carica), Tatiana Andreoli, Vanessa Landi e Karen Hervat. Anche grazie all’assenza della Corea del Sud (in entrambi i settori), non è utopistico ambire ad un posto sul podio specialmente nella prova a squadre.

Foto: Lapresse