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Scacchi, Europei 2022: Luca Moroni, che vittoria nel penultimo turno! Lotta a cinque per il successo finale

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La giornata numero 10, penultima, degli Europei 2022 di scacchi di scena a Terme Catez, in Slovenia, rende sostanzialmente chiara una cosa: saranno in cinque a giocarsi per davvero il titolo continentale. I primi due, il tedesco Matthias Bluebaum e l’armeno Gabriel Sargissian, non possono però affrontarsi pur essendo a quota 8 punti perché si sono già trovati di fronte, mentre a mezzo punto ci sono il francese Maxime Lagarde, il croato e già titolato continentale in passato Ivan Saric e lo spagnolo Jaime Santos Latasa, tutti distanti mezzo punto.

Per la top ten, invece, c’è in lotta un gruppone che va dal 6° al 23° posto a quota 7. E tra questi giocatori c’è un italiano. Si tratta di Luca Moroni, che trova una brillantissima vittoria sul forte ucraino Kirill Shevchenko, numero 16 per ELO all’ingresso nel torneo. Bravo a sfruttare un’imprecisione poco dopo l’apertura (un’Est-Indiana, alias Indiana di Re, con fianchetto pressoché immediato) dell’avversario, l’italiano, con il Bianco, alla 27a mossa riesce a trovare una spinta di pedone in e5 molto brillante, che lo conduce all’interno di un finale vinto. Forse una delle migliori partite in carriera, fino ad ora, del ventunenne Grande Maestro di Desio, che può sempre più sognare l’ingresso nel club dei giocatori con 2600 o più punti ELO.

Bella vittoria anche per Lorenzo Lodici, che va a 6.5 sfruttando una disattenzione non da poco dell’armeno Artur Davtyan, che lascia semplicemente l’italiano, con il Bianco, con un Cavallo in più e una posizione molto aggressiva. L’abbandono arriva dopo 31 mosse, e vale la pena notare che, senza la sconfitta con Ragger, il bresciano (22 anni il prossimo 16 aprile) sarebbe stato imbattuto esattamente al pari di Moroni e Basso. Questo, però, non cambia il fatto che si stia giocando brillantemente le proprie carte nella rassegna.

Scacchi, Europei 2022: in tre inseguono Bluebaum, Luca Moroni resta il migliore degli italiani

Gli altri due tra coloro che si trovavano a 5.5, invece, salgono a 6 con due patte. Pier Luigi Basso, dopo aver scelto la bizzarra 3… a6 nella difesa Benoni (questa mossa s’incontra in genere nella Spagnola, ma nella Benoni è, appunto, quantomeno particolare) e poi un impianto che ad alto livello non si vedeva da 25 anni, una volta andato in vantaggio con il Nero non trova una bella continuazione permettendo alla Donna bianca di fungere da elemento di disturbo sulla colonna h. Risultato: il Nero ricorre allo scacco perpetuo, patta. Quanto a Sabino Brunello, il suo è un autentico salvataggio sull’orlo del precipizio con la qualità in meno, ma viene salvato da uno svarione (aggravato dall’averci pensato per quasi 10 minuti) dello spagnolo Miguel Ruiz Santos, conduttore del Nero nella fattispecie. Scacco perpetuo ed equa divisione del punto anche qui. Arriva a 6 anche Andrea Stella, ma senza colpo ferire: muove 1. d4, aspetta e vince a forfait perché l’ungherese Viktor Erdos, come molti altri connazionali, non si presenta in sala di gioco.

Sale a 5.5 Michele Godena, che patta in sole 8 mosse (e tre minuti effettivi) con il polacco Pawel Teclaf. Lo raggiunge Daniele Vocaturo, che esce dall’impasse da tre sconfitte consecutive battendo il lituano Karolis Juksta dopo un lungo e complesso finale nel quale quest’ultimo non vede un tatticismo che lo porta a perdere un Alfiere, lasciando così la contesa dopo 83 tratti.

Particolarmente brillante, per sfortuna di Alessio Valsecchi (che deve restare a 5), la vittoria della bulgara Nurgyul Salimova, ottimo talento diciottenne del Paese, che lancia un attacco molto bello con il Bianco e, alla lunga, sfianca l’italiano, costringendolo con troppa qualità in meno e all’abbandono in 40 mosse.

Due sconfitte lasciano Alberto Barp e Alberto David a 4.5: l’uno perde inspiegabilmente un Cavallo nella transizione dal mediogioco al finale con il tedesco Alexander Donchenko, l’altro si ritrova con un finale brutto e non recuperabile con il greco Ioannis Kalogeris. Ci arriva invece Federico Manca, in virtù della vittoria sul classe 2007 sloveno Nejc Herega in 26 mosse.

Altre vittorie sulle scacchiere più lontane: Tea Gueci continua a risalire la classifica, viziata da tre partite non giocate, battendo con una rapida combinazione il russo Alexander Yakimenko, mentre Angelo Damia supera, con guadagno di qualità nel mediogioco, l’olandese Jorgen Henseler. Se Gueci e Damia sono a 4 punti, a 3 sale Alessandro Franco, vittorioso sulla tedesca Luisa Bashylina.

RISULTATI DECIMO TURNO: GENERALIITALIANI

CLASSIFICA

Foto: ŠZS/Luka Rifelj