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Scacchi, Europei 2022: in tre inseguono Bluebaum, Luca Moroni resta il migliore degli italiani

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Al termine del nono turno, è abbastanza chiaro ormai chi avrà a che fare con la lotta per la vittoria agli Europei 2022 di scacchi di scena in Slovenia. Continua la serie di patte utili per il tedesco Matthias Bluebaum, ora a quota 7.5 punti dopo aver diviso il mezzo punto con il connazionale Liviu-Dieter Nisipeanu (che gioca come tale dal 2014). Della patta in sole 11 mosse tra i due, a livello di leadership, non approfitta nessuno, ma sono in tre che gli restano a mezzo punto: l’armeno Gabriel Sargissian, lo stupefacente azero Abdulla Gadimbayli, sulla buona strada per acquisire il titolo di Grande Maestro (ora è Maestro Internazionale) e il francese Maxime Lagarde, interprete di un ottimo finale di Torre, Alfiere e pedone contro Torre e pedone con il Bianco contro l’ucraino Kirill Shevchenko.

Se sono in 16 a lottare a un punto di distanza dal leader, a quota 6 compare invece il primo italiano, ed è Luca Moroni, l’unico a essere rimasto ancora imbattuto nel torneo. Stavolta arriva una patta di prestigio, quella con l’ucraino e sesto miglior giocatore del torneo Alexander Areshchenko, costretto a non poter sfondare mai nonostante il pedone b in settima traversa (che non basta, nel suo caso, a elevare la posizione). Diviso il mezzo punto dopo 40 mosse.

Sabino Brunello, invece, finisce sconfitto dall’azero Nijat Abasov, che trova un buon attacco sul lato di Re sufficiente per conquistare il punto intero. In questo modo, a 5.5 arriva anche un altro italiano, Lorenzo Lodici, che quasi senza sapere come riesce a strappare la patta all’ucraino Yuriy Kryvoruchko, che si fa sfuggire la vittoria e deve far uso dello scacco perpetuo per certificare il mezzo punto. E ci giunge anche Pier Luigi Basso, che ferma sulla patta il polacco Grzegorz Nasuta, senza che per la verità nessuno dei due abbia grandi possibilità di mettere in difficoltà l’altro.

Scacchi, Europei 2022: salgono Brunello e Moroni, Bluebaum patta e resta in testa

Resta a 5 Michele Godena, che vede sfumare una patta tornata improvvisamente nelle sue possibilità a causa di un errore non sfruttato del tedesco Dennis Wagner. Lo raggiungono Andrea Stella, che si divide a metà il punto con lo spagnolo Rosell Alvar Alonso dopo solo 8 mosse, e Alessio Valsecchi, che ce ne mette 40 in più per rimettere in piedi la situazione con il tedesco Nikolas Wachinger.

Continua il momento no di Daniele Vocaturo (alla terza sconfitta di fila), che sbaglia tutto già in apertura sul Gambetto di Donna Rifiutato e perde in nemmeno 30 mosse contro l’armeno Artur Davytan. Viene raggiunto a 4.5 da Alberto David, che approfitta di un grave svarione del lituano Pijus Stremavicius nel finale, e da Alberto Barp, a sua volta vittorioso dominando l’israeliano David Gershkowich, che pure resiste cocciutamente per 58 tratti.

Deve rimanere a 3.5 Federico Manca, in virtù della sconfitta con il polacco Michal Redzisz, mentre Tea Gueci passa da una buona posizione attorno alla 25a mossa al ritrovarsi in un finale perso con l’ucraino Maksym Goroshkov, il che la lascia a 3 punti così come Angelo Damia, battuto dalla slovena Pia Marie Ruzic. Alessandro Franco, infine, deve cedere al russo (sotto bandiera FIDE) Alexander Yakimenko.

Foto: ŠZS/Luka Rifelj