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Formula 1

F1, i precedenti di Max Verstappen nel GP d’Australia. Un solo podio nel 2019 e diverse delusioni a Melbourne

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Mancano ormai due giorni alle prime prove libere del Gran Premio d’Australia 2022, terzo weekend di gara stagionale del Mondiale di Formula Uno, in cui uno degli osservati speciali sarà sicuramente il campione del mondo in carica Max Verstappen. L’olandese della Red Bull, dopo il trionfo di Jeddah, si preannuncia come il principale avversario delle Ferrari per il successo di tappa a Melbourne ed in generale nella corsa al titolo iridato.

Per il 24enne si tratterà della sesta partecipazione al GP down under, dopo aver gareggiato sulla pista di Albert Park in Formula Uno dal 2015 al 2019 (negli ultimi due anni l’evento non si è disputato a causa del Covid-19) raccogliendo un solo podio e rimediando diverse delusioni.

Proprio il circuito semi-cittadino australiano è stato teatro del debutto assoluto nella massima serie automobilistica globale dell’allora 17enne Verstappen (il più giovane di sempre a disputare un GP), che si mise subito in mostra alla guida della Toro Rosso con una discreta qualifica (12°) e soprattutto con una gara decisamente solida in cui si trovava saldamente in zona punti prima di doversi ritirare a causa di un guasto alla power-unit.

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L’anno successivo, nel 2016, “Super Max” fu invece grande protagonista del weekend di Melbourne qualificandosi addirittura in quinta posizione con la sua Toro Rosso motorizzata Ferrari (solo alle spalle delle Mercedes e delle Rosse) e ritrovandosi addirittura 4° dopo la partenza. Il figlio di Jos fu in grado di difendersi dagli attacchi di Lewis Hamilton fino alla prima sosta ai box nonostante un mezzo nettamente inferiore, restando poi in corsa per un piazzamento nella top5 anche dopo la neutralizzazione della corsa per il grave incidente di Fernando Alonso ed Esteban Gutierrez.

Dopo la bandiera rossa, Verstappen occupava nuovamente la quarta piazza davanti al compagno di squadra Carlos Sainz e alla Mercedes di Hamilton, ma un problema al secondo pit-stop compromise la sua gara. Nel finale Max riuscì perlomeno a superare la Renault di Palmer garantendosi così il 10° posto ed un punto in campionato.

Nel GP australiano del 2017, disputato dopo la sua promozione in Red Bull, il talento olandese replicò di fatto il 5° posto in qualifica dell’edizione precedente riuscendo però a conservare quel piazzamento anche al termine della gara dietro alle quattro macchine in quel momento più competitive in griglia: Ferrari e Mercedes.

Forze in campo abbastanza simili anche dodici mesi più tardi, con Verstappen che approfittò però del passo falso di Bottas (incidente in qualifica) battendo il compagno di squadra australiano Daniel Ricciardo per collocarsi in seconda fila e a pochi centesimi dalle Ferrari di Raikkonen e Vettel.

La gara del neerlandese nel 2018 fu però molto negativa, infatti perse subito la quarta piazza in favore della Haas di Magnussen e si rese protagonista di un testacoda al nono giro nel tentativo di attaccare il danese. Alla fine il pilota Red Bull giunse 6° al traguardo (anche grazie al doppio ritiro delle Haas) senza riuscire a superare in pista la McLaren di Alonso.

Arriviamo così al 2019, ad oggi l’ultima edizione del GP oceanico andata in scena per la F1, in cui il classe 1997 si tolse finalmente una bella soddisfazione. Dopo aver splittato le Ferrari in qualifica (4° posto in griglia), Verstappen disputò una corsa di grande spessore in termini di ritmo e di gestione delle gomme, ritardando il pit-stop e poi sfruttando al meglio gli pneumatici più freschi per andarsi a prendere il podio passando in pista Sebastian Vettel.

Foto: Lapresse