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Moto2, Mondiale difficile per l’Italia: Vietti e Arbolino per il salto di qualità, occasione per Antonelli in VR46

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Dopo aver svolto un ruolo da protagonista (anche se non sempre vincente) in cinque degli ultimi sei campionati della classe mediana, l’Italia rischia quest’anno di tornare ad annaspare nell’ambito del Mondiale Moto2 2022. Con il passaggio in MotoGP di Marco Bezzecchi e Fabio Di Giannantonio, i presupposti non sono dei migliori anche se non mancano alcuni piloti interessanti pronti ad esplodere.

I due nomi più rilevanti in tal senso sono quelli di Celestino Vietti e Tony Arbolino, entrambi reduci da una stagione d’esordio discreta in Moto2, in cui hanno comunque piazzato almeno un paio di acuti che fanno ben sperare in vista del Motomondiale 2022.

Vietti è diventato l’uomo di punta del Mooney VR46 Racing Team e ha qualità importanti per poter raccogliere l’eredità del suo ex compagno di squadra Bezzecchi, ma dovrà effettuare un grande passo avanti anche rispetto ai test invernali per provare a lottare stabilmente nelle primissime posizioni tutte le domeniche.

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Nuova sfida invece per Arbolino, sbarcato al Team Marc VDS come nuovo compagno del quotato britannico Sam Lowes per cercare di avvicinare in maniera sostanziale le prestazioni dei primi della classe nell’arco di un intero campionato.

Grande occasione in Moto2 dopo tanti anni in Moto3 per Niccolò Antonelli, approdato quest’inverno al Team VR46 con l’obiettivo di mettere in mostra il suo talento in un contesto che premia maggiormente la velocità pura sul giro rispetto alla classe più leggera del Motomondiale. Da monitorare anche il rendimento di Romano Fenati con la Speed Up a quattro anni di distanza dalla prima (disastrosa) esperienza nella categoria intermedia.

Credit: MotoGP.com Press