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Formula 1

F1, la griglia di partenza dei Test in Bahrain: Red Bull davanti, la Ferrari si è nascosta, Mercedes acerba

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Il trittico di giornate dedicate ai test di Sakhir si è concluso ieri. Se Barcellona aveva rappresentato una sorta di massiccio shakedown per le nuove monoposto pensate per il 2022, non si può dire altrettanto per quanto accaduto nel deserto del Bahrain, poiché le squadre hanno giocoforza dovuto alzare l’asticella relativa alla qualità del lavoro svolto. Non più una semplice verifica pratica in pista dei concetti disegnati al computer e provati al simulatore, ma una vera e propria prova generale in vista dell’inizio del Mondiale, che scatterà sul medesimo tracciato mediorientale domenica prossima. Proviamo, dunque, a leggere tra le righe e a delineare un’ipotetica griglia di partenza, allo scopo di comprendere i valori in campo.

Premesso che l’impressione generale è quella di aver visto i top team giocare a carte coperte, preparandosi a calare gli eventuali assi nella manica solo a partire dalle qualificazioni del 19 marzo, la sensazione è che la vettura più competitiva sia la Red Bull. È bastata la fiammata di Max Verstappen nell’ora conclusiva di sabato per dare adito al “sospetto” che la RB18 sia la monoposto potenzialmente più performante. Vero, probabilmente hanno osato più di altri, ma nel paddock sono tutti convinti che l’ultimogenita di Adrian Newey sia destinata a essere il punto di riferimento assoluto, almeno nella fase iniziale del campionato.

Attenzione però alla Ferrari, perché la F1-75 ha messo in mostra un passo molto convincente sul long run. Le Rosse non hanno mai davvero cercato la prestazione pura, limitandosi a percorrere quanti più chilometri possibile, allo scopo di raccogliere una gran mole di dati. Per una volta, sembra davvero che il Cavallino Rampante si sia nascosto, lasciandosi un po’ di margine in vista del Gran Premio di settimana prossima. Leggendo tra le righe, alla Scuderia di Maranello si può assegnare la palma di challenger of record, almeno nell’attesa di capire la situazione della Mercedes.

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Nel paddock nessuno crede veramente alle difficoltà della Casa di Stoccarda e chiunque è sicuro di vedere le W13 lasciare il segno. Eppure, qualcosa da sistemare nel progetto c’è, perché altrimenti non sarebbero state apportate modifiche così radicali alla vettura rispetto ai test di Barcellona. A occhio e croce, le Frecce d’Argento appaiono più acerbe delle Red Bull e delle Ferrari, soprattutto perché ancora alla ricerca della proverbiale quadra del cerchio. Niente di insormontabile, ma forse Mercedes avrà bisogno di qualche settimana prima di trovare il bandolo della matassa. Ai nastri di partenza del Mondiale, dunque, la Stella a tre punte va collocata nel ruolo di terza incomoda.

Il Montmelò aveva consegnato una McLaren brillante, che però lasciava l’impressione di godere di meno margine rispetto ai Big Three. Il Team di Woking è invece uscito male dai test di Sakhir, con Lando Norris costretto a fare gli straordinari a causa della positività di Daniel Ricciardo al Covid-19. Al di là di questo, la MCL36 ha dovuto fronteggiare una serie di problemi tecnici che hanno rallentato lo sviluppo in vista dell’opening stagionale. Il wannabe top-team sembrerebbe destinato a restare tale, almeno nelle battute iniziali.

Discorso simile anche per Alpine e Aston Martin. Vero che Fernando Alonso ieri ha realizzato il terzo tempo, ma è stato uno dei pochi a cercare veramente la prestazione pura. Al momento le due ambiziose squadre sembrano galleggiare nel ventre molle del gruppo, senza neppure comandare il midfield. Tale ruolo potrebbe spettare all’Alpha Tauri, se tanto ci da’ tanto in merito alla “forma” della casa madre Red Bull.

Si è ammirata qualche vampata di Alfa Romeo e Haas, ma con ogni probabilità si è trattato di fuochi di paglia. Il due team clienti della Ferrari hanno sicuramente qualcosa di buono da mettere sul piatto, ma anche tanti nodi da sciogliere, di natura differente. La squadra di matrice elvetica si arrovella in merito alla propria affidabilità, mentre quello di stampo americano deve fare i conti con chiari di Luna e problemi logistici. Totalmente dispersa, invece, la Williams, fattasi notare soprattutto per gli incendi. Si tratta solo di sensazioni preliminari, la realtà dei fatti diventerà palese solo il pomeriggio del 19 marzo, quando scopriremo la prima vera griglia di partenza del 2022.

Foto: LiveMedia/Antonin Vincent/DPPI