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Sci alpino, pagelle SuperG Pechino 2022: Mayer uomo da Olimpiadi, Paris e Innerhofer gravemente insufficienti

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Matthias Mayer fa la storia a Yanqing! L’austriaco mette in bacheca il terzo oro della carriera in tre edizioni consecutive, bissando il successo di Pyeongchang nel superG. Argento per l’americano Ryan Cochran-Siegle, mai sul podio nella stagione di Coppa del Mondo, il bronzo va al favorito della vigilia Aleksander Aamodt Kilde. Gli azzurri deludono, Matteo Marsaglia è il migliore dei nostri con la diciottesima piazza.

PAGELLE SUPERG MASCHILE OLIMPIADI 2022

Dominik Paris, voto 4: il gigante di Merano non ha mai trovato il giusto feeling con il pendio cinese e palesa ancora una volta limiti in superG come sottolinea lui stesso nelle dichiarazioni post gara. A Milano-Cortina 2026 arriverà con 36 primavere sulle spalle, ma se pensiamo alla longevità degli atleti sul podio ieri (la media dell’età di Feuz-Clarey-Mayer è di 35 anni) si può ancora sognare una medaglia olimpica.

Christof Innerhofer, voto 4: rassegna a cinque cerchi deludentissima per il campione del mondo di superG nel 2011, per ora la nota più stonata della spedizione azzurra. Due uscite in due giorni, oltretutto banali, sono difficili da digerire conoscendo il livello di competitività e l’esperienza di “Inner“, che è il primo ad aver fatto autocritica. Occorre voltare pagina in fretta e furia, magari putando sulla combinata.

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Matteo Marsaglia, voto 6: tutto sommato si può rimproverare poco o nulla al romano, bravo a limitare i danni in una disciplina che gli appartiene fino ad un certo punto. Arduo mantenere la concentrazione dopo la clamorosa polemica scoppiata in seno al team azzurro, lui ha fatto del suo meglio e merita una, seppur risicata, sufficienza.

Aleksander Aamodt Kilde, voto 7: il detentore del pettorale rosso era l’uomo da battere (almeno sulla carta), la “medaglietta” non basta a scacciare l’avvilimento. Rischia di chiudere la prima Olimpiade con quest’unico alloro, bottino oltremodo esiguo visto l’andazzo trionfale degli ultimi mesi: Il terzo posto va bene, ma se ti chiami Kilde non basta.

Ryan Cochrane-Siegle, voto 9: che gara da parte dello statunitense! Sembrava aver smarrito la bussola dopo il rientro dal grave infortunio al perone di un anno fa, oggi si è preso la sua rivincita personale con gli interessi. Cochran-Siegle è la stella più brillante del firmamento nordamericano, poco competitivo nelle specialità veloci dal ritiro di Bode Miller.

Matthias Mayer, voto 10: il campione austriaco ha il sangue freddo di una lucertola, riesce a dare il meglio di sé quando più serve e se si pone un obiettivo raramente compie passaggi a vuoto. Tre ori in sei gare veloci nelle ultime edizioni dei Giochi, battendo a più riprese avversari del calibro di Feuz, Paris, Kilde e Svindal solo per citarne alcuni. Leggendario.

Kjetil Jansrud, voto 10 e lode: premio alla carriera per lo straordinario campione norvegese, atleta più medagliato del lotto tra Mondiali ed Olimpiadi nella gara odierna. Tornare a gareggiare con il crociato rotto, due mesi dopo l’infortunio e a 36 anni suonati è impresa epica che pone in secondo piano il risultato finale. Lo aspettiamo nella sua Kvitfjell per tributargli l’ovazione che merita.

Foto: Lapresse