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IndyCar, un nuovo anno scatta da St. Petersburg. Palou cerca il bis, Grosjean atteso al debutto con Andretti

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Dai muretti di St. Petersburg inizia una nuova stagione per quanto riguarda l’IndyCar Series. Sono tantissime le novità, in particolare per quanto riguarda i team che dall’epilogo della scorsa stagione hanno avuto degli importanti cambiamenti. Lo spettacolo è assicurato dopo le emozioni vissute lo scorso anno in quella che potremmo definire come uno dei campionati più belli dell’era moderna.

Tra le news spicca anche un piccolissimo cambio nel calendario con il ritorno del doubleheader in Iowa, short-track che torna dopo l’assenza del 2021. Si dovrebbe riproporre anche la competizione cittadina di Toronto che nel 2020 e nel 2021 è stata annullata in seguito all’emergenza sanitaria ed ai problemi al confine tra Canada ed USA.

Cade, invece, la ‘tradizione’ della doppia prova a Belle Isle, tracciato che nel 2023 sparirà a favore di un nuovo percorso nel centro di Detroit. La cittadina che sorge in Michigan ha deciso questo importante cambio dopo il successo avuto a Nashville la scorsa estate nel primo storico Music City Grand Prix che puntualmente verrà riproposto il prossimo 7 agosto prima della seconda gara nel road course di Indianapolis.

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L’uomo da battere è Alex Palou. Lo spagnolo ha vinto il titolo nel 2021, il primo in carriera con la vettura #10 del Chip Ganassi Racing. La squadra legata ad Honda sarà una delle più rappresentate in griglia visto l’impegno con l’iberico e con altre tre auto a tempo pieno. Ritroveremo il veterano neozelandese Scott Dixon #9 (sei volte campione), lo svedese Marcus Ericsson #8 ed il californiano Jimme Johnson. Il sette volte vincitore della NASCAR Cup Series, uno dei tre piloti a riuscire in questa impresa nella storia della categoria, debutta a tempo pieno dopo aver corso part-time nel 2021 a bordo dell’auto #48. Una quinta auto sarà schierata in alcune selezionate corse (ovali), monoposto affidata al brasiliano Tony Kanaan.

Cerca un riscatto il messicano Pato O’Ward, sconfitto lo scorso anno nel championship decider di Long Beach dal già citato Palou. Il #5 del gruppo torna con McLaren accanto al confermato svedese Felix Rosenqvist #7, pilota che deve rifarsi dopo una stagione non perfetta.

Occhi puntati anche su Penske che avrà ‘solo’ tre auto in pista, una in meno rispetto alla passata stagione dopo il passaggio del francese Simon Pagenaud #60 a Shank Racing. La formazione del ‘Capitano’, boss dell’intero campionato e proprietario dell’Indianapolis Motor Speedway, mantiene tra le proprie fila Josef Newgarden #2 e Will Power #12. L’americano e l’australiano, entrambi ex campioni della serie, divideranno il box con Scott McLaughlin #3, neozelandese che nel 2021 ha vinto il titolo di rookie of the year. Quest’ultimo ha debuttato in IndyCar la scorsa stagione dopo aver firmato per tre volte il Supercars Championship, la principale serie d’Oceania riservata alle ruote coperte.

Abbiamo parlato di Shank Racing, non possiamo non citare il ritorno full-time del quattro volte vincitore dell’Indy500 Helio Castroneves. Il brasiliano, a segno nel 2021 nel mitico impianto di Speedway al termine di una prova incredibile, torna nella categoria a bordo della vettura #06. Il 46enne nativo di San Paolo si prepara per una nuova sfida dopo aver corso per gran parte della propria carriera con Penske ed aver disputato una breve parentesi con i prototipi. Ricordiamo infatti il successo nella Rolex 24 at Daytona nel 2021 (WTR) e nel 2022 (Shank Racing) e l’affermazione nell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship 2020 con un’Acura del Team Penske.

Attenzione anche ad Andretti che accoglie il francese Romain Grosjean. L’ex pilota di F1 ha la possibilità di contendersi il titolo dopo gli incredibili risultati mostrati a bordo della vettura #52 di Coyne. Il transalpino entra in un top team ed avrà la possibilità di contendersi per la prima volta l’Indy500 che si disputerà come da tradizione nell’ultimo week-end di maggio in cui gli USA celebrano il Memorial Day.

Andretti Autosports saluta Ryan Hunter-Reay, mentre si appresta a dare battaglia per il successo finale con due americani di primo profilo: Colton Herta #26 ed Alexander Rossi #27. Il primo ha dato spettacolo lo scorso anno ed è pronto per confermarsi al vertice, il secondo deve rifarsi dopo due stagioni in cui non è riuscito a brillare come previsto. Sulla quarta auto (Andretti Steinbrenner Autosport) ci sarà il canadese Devlin DeFrancesco, classe 2000 che debutta dopo l’esperienza in Indy Lights.

Dalla categoria cadetta, la ‘F2’ per intenderci dell’IndyCar, approdano altri due piloti da tenere in considerazione: Kyle Kirkwood e David Malukas. Il primo, 23enne nativo di Jupiter (Florida) approda con Foyt #14 da campione dell’Indy Lights, stagione conclusa davanti al lituano che nel 2022 sarà in scena con la vettura #18 del Dale Coyne Racing with HMD Motorsports. Tra gli esordienti spicca anche la presenza di Christian Lundgaard con Rahal.

Sarà una stagione di novità per il Rahal Letterman Lanigan Racing che ha salutato il giapponese Takuma Sato, pronto per un nuovo capitolo con Dale Coyne Racing with Rick Ware Racing #51. La squadra di Bobby Rahal, oltre all’impegno a tempo pieno nell’IMSA WTSC con le nuove M4 GT3 in GTD PRO e lo sviluppo della inedita LMDh per il 2023, ripropone Graham Rahal #15 ed il britannico Jack Harvey #45, ex volto di Shank Racing.

Primo anno a tempo pieno con Juncos anche per Callum Ilott che dal mondo delle ruote coperte torna alle monoposto. Il britannico, secondo nella FIA F2 2020, ha corso nel Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS Endurance Cup 2021 con una delle Ferrari di Iron Lynk prima dell’approdo in IndyCar con Juncos Hollinger Racing.

Il canadese Dalton Kellett #4 sarà al via sulla seconda auto di Foyt, mentre l’olandese Rinus VeeKay ritroverà il proprio sedile a tempo pieno con Ed Carpenter Racing. Solita stagione, invece, per il proprietario dell’omonima squadra che sarà impegnato negli ovali.

L’appuntamento è per domenica da St. Petersburg (Florida), un primo week-end di una stagione da non perdere.

Foto: LaPresse