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Atletica, Assoluti indoor 2022: seconda giornata. Ancona si infiamma per Marcell Jacobs

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Giornata ricchissima di contenuti e spunti, la seconda ed ultima ai Campionati Assoluti Indoor di atletica leggera di Ancona che hanno nel doppio campione olimpico (100 e 4×100) Marcell Jacobs la star più luminosa e attesa e che rendono elettrizzante e seguita in tante parti del mondo la sessione odierna di gare.

Partiamo proprio da qui, dai 60 piani uomini che sono senza dubbio la gara più attesa della due giorni marchigiana. Marcell Jacobs si presenterà a Belgrado da grande favorito nella gara di cui è Campione Europeo in carica, i 60 piani e oggi vorrà confermarsi sui livelli delle scorse settimane, dopo che qualche competitor lo ha avvicinato. Tre vittorie su tre, nei meeting internazionali: 6”51 a Berlino, 6”49 a Lodz, 6”50 a Liévin, record italiano solo sfiorato e tanta voglia di stupire nella sua prima uscita importante in Italia dopo i trionfi di Tokyo: Marcell Jacobs è, assieme allo statunitense Coleman (che gareggerà nella serata e nottata italiana, per i campionati nazionali degli Usa a Spokane) il numero uno al mondo al momento. E’ anche il campione italiano in carica e vorrà confermarsi a tutti i costi anche se i rivali di qualità non mancano: Giovanni Galbieri che su questa pista ha fatto segnare 6”60 e 6”61 in stagione, Chituru Ali, sceso a 6”61 e poi confermatosi a Lodz con 6”63. Attenzione anche ai giovani: Matteo Melluzzo, Antonio Moro e gli junior Angelo Ulisse e Yassin Bandaogo.

L’altra gara attesissima di giornata è il getto del peso che aprirà il programma pomeridiano maschile con al via i tre grandi protagonisti della specialità a livello nazionale, Nick Ponzio, Zane Weir e Leonardo Fabbri. I primi due si sono migliorati in stagione, il fiorentino ci terrà a dimostrare quanto vale in una gara in cui ci si gioca anche la convocazione per Belgrado. Gara talmente tirata che pure il record italiano di Leonardo Fabbri, il 21,59 fissato a Stoccolma nel 2020, potrebbe vacillare per i lanci di Nick Ponzio, 21,53 a Torun martedì scorso e di Zane Weir, 21,50, sempre a Torun, nella prima gara di sempre con due atleti italiani oltre 21 metri. Fabbri, per ora, è fermo a 20.57 ma ha tutte le carte in regola per inserirsi nella battaglia per il successo, mentre per le posizioni sotto il podio lotteranno il tricolore U23 Riccardo Ferrara, Lorenzo Del Gatto e Sebastiano Bianchetti.

Nei 400 tanti sono i protagonisti annunciati: non c’è Davide Re, alle prese con un problema muscolare e senza Edoardo Scotti, i fari sono tutti puntati su Vladimir Aceti, finalista olimpico a Tokyo, e autore di un buon 46”85 quest’anno. I suoi rivali sono Mario Lambrughi (46”94 in stagione), Brayan Lopez e Lorenzo Benati.

Negli 800 Simone Barontini dovrà soffrire più del solito per dare l’assalto al sesto titolo consecutivo. Il campione europeo U23 se la vedrà con uno dei nomi nuovi, Catalin Tecuceanu (1’44”93 all’aperto nel settembre scorso a Zagabria, quando ancora doveva acquisire la cittadinanza italiana), con Francesco Conti, che ha già sconfitto Barontini, con Joao Bussotti ed Enrico Riccobon. Per restare al mezzofondo Yassin Bouih, già protagonista dei 1500 ieri, è l’uomo da battere nei 3000 metri (che registrano le pesanti assenze di Meslek e De Caro). Bouih ha fatto segnare 7’48”38 a Karlsruhe ma dovrà respingere l’assalto di Mattia Padovani, Pietro Arese, Pietro Riva e Samuel Medolago.

Oltre alle tre gare che chiudono il programma dell’Eptathon con Dario Dester grande favorito, il programma maschile si completa con il salto in lungo che ha in Filippo Randazzo, ottavo ai Giochi di Tokyo, il grande favorito con l’obiettivo di superare gli 8 metri. I rivali del catanese sono Gabriele Chilà, un altro siciliano di assoluto valore, Antonino Trio e Reda Chahboun.

In campo femminile si parte in mattinata con la gara del salto con l’asta dove la favorita è Elisa Molinarolo, 4.45 sabato scorso a Parma ma attenzione anche alla grinta della primatista italiana Roberta Bruni che a Val-de-Reuil ha saltato 4.25. Da non sottovalutare anche Maria Roberta Gherca, campionessa italiana U23 con il personale di 4.22.

Nel primo pomeriggio si assegnano i titoli del salto in alto e salto in lungo femminili. Nell’alto entra in scena Elena Vallortigara, mentre non ci sarà Alessia Trost. Le rivali di Vallortigara sono Teresa Maria Rossi, le tricolori U23 ex-aequo Idea Pieroni e Asia Tavernini, Marta Morara ed Erika Furlani. Nel lungo Larissa Iapichino, dopo il deludente 6.38 di martedì a Torun, è chiamata ad un pronto riscatto. Un anno fa proprio ad Ancona la toscana con 6.91 fece segnare il nuovo record mondiale e ora prova a ritrovarsi dopo una stagione molto complicata, segnata da un serio infortunio. Nelle prime tre gare dell’anno ha saltato 6.59, 6.49 e 6.38 e se non riuscirà a fare meglio potrebbe anche rischiare: l’assalto potrebbe arrivare da Arianna Battistella, che vana un 6.55 all’aperto, Carol Zangobbo, la tricolore U20 Marta Amani e la specialista del triplo Veronica Zanon.

Attesa anche per la finale dei 400 dove a giocarsi la vittoria saranno la tre volte tricolore indoor Ayomide Folorunso che, con il 53”12 di Karlsruhe, è al vertice delle liste stagionali, le “statunitensi” Bracco Maya Bruney (53”19) e Giancarla Trevisan (53”35), entrambe al personale indoor quest’anno, Raphaela Lukudo,  Eleonora Marchiando, Anna Polinari e Virginia Troiani. Si preannuncia battaglia su buoni livelli anche negli 800 tra Elena Bellò e Gaia Sabbatini. La vicentina Bellò (a caccia del quinto titolo a fila) è appena diventata la terza italiana di sempre al coperto con il 2’02”12 ma Sabbatini contemporaneamente ha ritoccato il record italiano dei 1000 indoor a Birmingham con 2’38”67. Tra le protagoniste attenzione anche a Joyce Mattagliano ed Eleonora Vandi.

Quello femminile sarà un 60 metri spumeggiante quasi come quello maschile ma comunque pieno di protagoniste di qualità. Fari puntati sulla due volte campionessa italiana nei 100 (2019 e 2020) Zaynab Dosso che ha ancora mai vinto il titolo assoluto nei 60 indoor. Favoritissima dopo il  7”19 di Lodz e capace di correre 7”28 a Berlino, 7”29 e 7”32 ad Ancona. Il nome nuovo è quello di Aurora Berton che ha corso in 7”29 nella stessa gara del record della Dosso a Lodz e già arrivata a 7”31 ai Tricolori U23 di Ancona. L’altro nome nuovo è quello di Hope Esekheigbe che quest’anno ha fermato i cronometri a 7”35 ma attenzione anche alle veterane azzurre Irene Siragusa, Gloria Hooper, Anna Bongiorni, alle grandi protagoniste della scorsa stagione all’aperto Vittoria Fontana e Dalia Kaddari, scesa a 7”38 quest’anno e alla batteria di più giovani capitanata dalla 17enne Ludovica Galuppi (7”44 sabato scorso per vincere i Tricolori U18),  con il primato di categoria. Tra le iscritte anche Johanelis Herrera e la specialista del lungo Laura Strati.

Nei 3000 si rischia di vedere una ripetizione della battaglia di ieri sui 1500 con protagoniste Federica Del Buono, Giulia Aprile, Joyce Mattagliano, Micol Majori e Ludovica Cavalli con il 9’05”11 di Padova. A completare il programma il getto del peso con la veterana Chiara Rosa, campionessa tricolore da nove  anni e dunque a caccia del decimo titolo consecutivo. A cercare di dare fastidio alla veneta proveranno Monia Cantarella, Martina Carnevale, Sydney Giampietro e la giovane Anna Musci, campionessa italiana U20 con il personale di 15,59.

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