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Sci alpino, pagelle discesa Kitzbuehel: Kilde doma la Streif, doppia sorpresa francese, Paris e gli azzurri deludono

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La Streif, è sempre la Streif. La pista più bella, iconica e difficile del Circo Bianco, ci ha proposto la prima delle due discese del fine settimana di Kitzbuehel (Austria) valevole per la Coppa del Mondo di sci alpino maschile 2021-2022. Il meteo non ottimale non ha rovinato i piani, e ha comunque permesso agli “Uomini-Jet” di regalarci il consueto spettacolo. Da questo scenario è emerso un sontuoso Aleksander Aamodt Kilde, che ha finalmente “domato” la pista dell’Hahnenkamm, dopo anni nei quali non era nemmeno stato in grado di salire sul podio. Alle sue spalle tanta (sorprendente) Francia, mentre le delusioni non sono mancate, da Vincent Kriechmayr a Christof Innerhofer ma, su tutti, un Dominik Paris quasi irriconoscibile sulla “sua” amata Streif. Andiamo, quindi, a consegnare le pagelle della gara odierna. 

LE PAGELLE DELLA DISCESA #1 DI KITZBUEHEL

ALEKSANDER AAMODT KILDE 10: a Kitzbuehel non aveva mai brillato in maniera particolare, oggi invece ha vinto in una maniera nettissima. Impeccabile, senza mezzi termini, in ogni momento della discesa. Il norvegese conferma di essere il numero 1 della velocità e si propone in vista dei Giochi Olimpici come il grande favorito. Centrare un successo simile, sulla pista più importante del mondo, è un viatico non di poco conto.

JOHAN CLAREY 9: la grandissima sorpresa della giornata. Il “veteranissimo” (41 anni) centra una piazza d’onore davvero scintillante. Dopo un avvio non trascendentale, nella parte più tecnica è impressionante. Arriva addirittura a sorpassare Kilde, a tre intermedi dal traguardo, ma nel finale il gap a livello di potenza gli costa i 42 centesimi di distacco finali. Ad ogni modo, splendido secondo posto!

BLAISE GIEZENDANNER 8.5: la seconda grande sorpresa di giornata, sempre in salsa francese. Scende con il pettorale numero 43, quando ormai tutto sembrava deciso e, invece, stampa un terzo posto storico. Chiude a 63 centesimi dalla vetta nonostante in alto ne perdesse ben 81! Come si dice “sorpresa” in francese?

MATTHIAS MAYER 7.5: quarto, mangiandosi le mani. Il padrone di casa pensava che la sua prova (era sceso con il numero 7) potesse bastargli, quantomeno, per un podio. Invece non solo non centra il successo, ma chiude in quarta posizione. Nel finale è eccellente, ma i 67 centesimi di ritardo rimangono un fardello che paga a caro prezzo.

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MARCO ODERMATT 7.5: lo svizzero continua a mietere risultati su risultati, in ogni disciplina. Dopo l’ottima prova di Wengen, replica anche a Kitzbuehel, con un quinto posto a 78 centesimi (15 dal podio) che non può che regalargli una (ulteriore) iniezione di fiducia. Nei prossimi anni rischia davvero di poter provare a vincere ogni gara alla quale prenderà parte. Per il momento, la Sfera di Cristallo è ampiamente in ghiaccio, per cui testa a Pechino!

BEAT FEUZ 5.5: ottavo a 1.14, non certo il risultato che sognava. L’elvetico era reduce da due successi consecutivi sul pendio austriaco, ma oggi manca il colpo giusto. Nella parte alta trova velocità e linee clamorose, dettando legge senza mezzi termini ma, quando la pista inizia a proporre qualche curva, annaspa. Si rifarà domenica?

DOMINIK PARIS 4: no, oggi non è parso proprio il “Re della Streif” che conoscevamo. 27° a 2.22 dalla vetta è un bottino davvero molto magro. Sicuramente le condizioni meteo, con qualche fiocco di neve e scarsa visibilità, non l’hanno aiutato, ma lungo tutta la discesa non è mai apparso il verso “Domme”. Bene in alto ed alla Mausefalle, ma dalla Steilhang e dalla “Stradina” in avanti ha lasciato sulla neve centesimi su centesimi non da lui. Recupera qualcosa solo nel tratto finale dopo l’Hausbergkante, ma ormai il gap era diventano troppo ampio per un risultato accettabile. Cercherà di rifarsi domenica, provando a dimenticare in fretta la prova opaca di oggi.

MATTEO MARSAGLIA 6: dodicesimo posto a 1.43 da Kilde. Lo champagne può rimanere tranquillamente nel frigorifero ma, almeno, è il primo degli italiani. La Streif, pista che esalta la scorrevolezza, non è propriamente nelle sue corde, ma il nostro alfiere sa comunque estrarre qualcosa di positivo.

VINCENT KRIECHMAYR 5: giornata da archiviare in fretta anche per l’austriaco. Scende con il pettorale numero 3 e si capisce subito che la sua prova non sarà sufficiente per vincere o per salire sul podio. Il 13° posto non se lo poteva immaginare nemmeno lui, con quasi un secondo e mezzo di ritardo men che meno…

GUGLIELMO BOSCA 6: finisce la sua gara in 15a posizione a 1.65 da Kilde. Tutto sommato un risultato positivo per il ventottenne che va a caccia di conferme nella velocità.

CHRISTOF INNERHOFER 5: dopo le due prove che aveva disputato (una chiusa anche al comando) l’altoatesino partiva con grande voglia di “spaccare  il mondo” oggi sulla Streif. Terminare 17° a 1.70 non è propriamente quello che sognava. Ancora una volta manca l’occasione al momento della gara. Peccato.

Foto: Lapresse

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