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Jannik Sinner: “John McEnroe può aiutarmi con servizio e gioco a rete. Quest’anno 60 partite e meno tornei”

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Jannik Sinner si sta preparando per affrontare Stefanos Tsitsipas nei quarti di finale degli Australian Open 2022. Il tennista italiano scenderà in campo domani (mercoledì 26 gennaio, non prima delle ore 05.00) per sfidare il temibilissimo greco sul cemento outdoor di Melbourne. L’altoatesino ha tutte le carte in regola per fronteggiare il numero 4 al mondo e cercare la vittoria di lusso che varrebbe l’accesso alla semifinale, eguagliando quanto fatto oggi da Matteo Berrettini.

Jannik Sinner è stato ospite al Cube di Eurosport e si è un po’ soffermato su quali sono i suoi obiettivi stagionali: “Io voglio semplicemente giocare match dopo match, cercare di giocare nel modo migliore. Il mio obiettivo è quello di giocare più o meno 60 match, ma magari fare un po’ meno tornei e quindi la speranza è quella di andare avanti in un paio dei tornei più importanti. Sono contento di essere ai quarti, ma l’importante è non mettermi pressione e migliorare ogni giorno“.

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Si continua a parlare del possibile supercoach che dovrebbe entrare nello staff del 20enne. Il numero 10 del ranking ATP ha puntualizzato: “Per me sarebbe importante avere un’opinione diversa. Io cerco di prendere cose extra da qualcuno che ha avuto una storia importante e cerco sempre di crescere non solo come giocatore ma anche come persona. Avere qualcuno che mi dice come gestire i punti importanti nei tornei più importanti, come comportarmi fuori dal campo: potrebbe essere una cosa di aiuto. Ci sarà qualcuno che mi aiuta, ma non posso dire chi“.

Il super coach potrebbe essere il leggendario John McEnroe, Jannik Sinner ha parlato di lui: “È un uomo di grande carattere, ha già aiutato Riccardo Piatti con Milos Raonic. Può aiutarmi col gioco a rete e col servizio, vedremo“.

Foto: Lapresse