Coppa d’Africa 2022, il Camerun vince con un netto 4-1 contro l’Etiopia e passa il turno

Si è aperta ufficialmente la seconda giornata per quanto riguarda la fase a gironi della Coppa d’Africa 2022. A rompere il ghiaccio ci hanno pensato i padroni di casa del Camerun che, allo Stadio Paul Biya di Yaoundé, hanno regolato con il punteggio di 4-1 l’Etiopia in un match che ha avuto storia solamente in avvio.

Con questo risultato i “Leoni indomabili” salgono sempre più in vetta al Gruppo A a quota 6 punti in classifica e passano già al turno successivo, mentre i “Walyas” rimangono fermi ancora a zero punti. La giornata si concluderà con il secondo impegno del raggruppamento, Capo Verde-Burkina Faso.

Il Camerun è sceso in campo con il 3-5-2 con Onana tra i pali, linea difensiva composta da Castelletto, Ngadeu e Tolo, quindi centrocampo con Fai e Moumi Ngamaleu sulle fasce, con Anguissa, Hongla e Choupo-Moting centrali, mentre davanti la coppia d’attacco era composta da Toko Ekambi e Aboubakar. L’Etiopia, invece, ha risposto con il 4-3-3 con Shanko tra i pali, Hamid, Tamene, Debebe e Yusef in difesa, quindi Mohammed, Yohannes e Daghachew in media, con il tridente composto da Hotessa, Nasir e Gebremichael.

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Si pensava ad un match a senso unico per il Camerun, ma l’Etiopia non ci sta e, anzi, è lei a passare in vantaggio. Dopo soli 4 minuti, infatti, Hotessa riceve da Gebremichael e sblocca il punteggio. I festeggiamenti dei “Walyas” durano poco, dato che al minuto numero 8 arriva il pareggio dei padroni di casa, con Toko Ekambi lesto a tramutare in rete un servizio di Fai. I “Leoni indomabili” provano a spingere ancora, sfiorano il secondo gol, ma il primo tempo si conclude comunque sull’1-1.

La ripresa, invece, è un monologo camerunese. Ci pensa Aboubakar al minuto 53 a realizzare il 2-1 ancora su passaggio di Fai, ma dopo soli due giri di lancette lo stesso centravanti va a segno per il 3-1. La partita si chiude anzitempo e Toko Ekambi al 67′ supera Shanko e realizza il 4-1 che manda i titolo di coda dell’incontro.

Foto: Lapresse