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Combinata nordica

Combinata nordica, Norvegia davanti dopo il salto nella prova a squadra mista. Italia sesta in Val di Fiemme

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In archivio il segmento di salto della prima prova a squadre mista nella Coppa del Mondo di combinata nordica. Sul trampolino di Predazzo si è quindi scritto un pezzettino di storia della disciplina, portando in stanga di partenza per la prima volta uomini e donne insieme per la stessa gara a livello di Coppa del Mondo. Le otto Nazioni partecipanti hanno presentato dei team composti da due donne e due uomini. Buona parte dei team ha portato sul trampolino atleti ed atlete di prima fascia, con qualche piccola defezione. Ricordiamo che i punteggi sono stati calcolati tramite una media dei quattro salti e che la frazione di fondo si snoderà in quattro frazioni, due al femminile da 2,5 km e due al maschile da 5 km.

La nazione più attesa era ovviamente la Norvegia, che pur non schierando Jarl Magnus Riiber, si presentava con i favori del pronostico, soprattutto grazie alla netta superiorità in campo femminile. Il quartetto composto da Jens Luraas Oftebro, Mari Leinan Lund, Joergen Graabak e Gyda Westvold Hansen non delude le aspettative e si porta in testa già al termine del segmento di salto. La grande differenza è stata fatta proprio dall’ultima atleta, grande dominatrice della stagione, che ha portato il sorpasso su Giappone ed Austria, avanti al paese scandinavo al termine della terza rotazione. I norge si sono messi quindi nella migliore condizione per far valere la loro superiorità nel fondo in una gara che già li vedeva come grandi favoriti.

Alle spalle dei norvegesi, a soli 3 secondi di distacco, si è piazzata l’Austria, in testa fino alla terza rotazione, grazie in particolar modo agli ottimi salti di Martin Fritz, Annalena Slamik e Lukas Greiderer. Nell’ultima rotazione Lisa Hirner ha dovuto lasciare il primo posto in favore di una Westvold Hansen nettamente superiore, concedendo comunque al proprio team un’ottima posizione di partenza per giocarsi un posto sul podio. Terzo posto per il Giappone che schiera Yoshito Watabe, Yuna Kasai, Akito Watabe e Anju Nakamura. Salti leggermente sottotono per Akito Watabe e Anju Nakamura dopo delle ottime prestazioni dei primi due atleti schierati. Il quartetto giapponese partirà a 14″ di distacco dalla testa della gara.

Combinata nordica femminile, Annika Sieff è settima nel PCR a Predazzo. Davanti a tutte Slamik

Quarta posizione per la Germania con Terence Weber costretto a fare pentole e coperchi in un team che, soprattutto tra le donne non aveva nel salto il proprio punto di forza. La squadra composta da Jakob Lange, Cindy Haasch, Jenny Nowak oltre al suddetto Weber dovrà rimontare per cercare una posizione da podio, partendo a 41″ dalla leader Norvegia. 3 secondi dopo i tedeschi partirà il quartetto sloveno composto da Vid Vrhovnik, Silva Verbic, Gasper Brecl ed Ema Volavsek, sulla carta meno quotato nel segmento di fondo.

Sesta piazza per il team azzurro, con Annika Sieff costretta a mettere una pezza alle prestazioni un po’ sottotono dei suoi compagni di squadra, specialmente di Veronica Gianmoena e Alessandro Pittin, con Raffaele Buzzi che si è invece espresso sui suoi livelli. L’italiana si è resa protagonista di un ottima misura, la migliore tra le donne in gara oggi, accumulando un punteggio secondo solo a quello dell’inarrivabile Westvold Hansen. La rincorsa al podio sembra impossibile, i secondi da recuperare sarebbero 42 (56″ dalla testa), più realistico sperare di lottare per una posizione tra la quarta e la quinta. Chiudono la graduatoria, lontanissime, Russia e USA.

Foto: LaPresse