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Australian Open 2022, il tabellone di Jannik Sinner e i precedenti con i possibili avversari. Murray fa paura

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Mancano meno di due giorni all’inizio dell’Australian Open 2022, primo torneo Slam dell’anno. Non c’è ancora chiarezza sul destino di Novak Djokovic, ad ora senza visto per l’Australia, ma intanto tutti gli altri giocatori hanno già compreso qual è il destino che li attende per provare ad alzare il prestigioso trofeo. Tutti, compreso Jannik Sinner.

Il tennista altoatesino, undicesima testa di serie, ha avuto un sorteggio discretamente favorevole. L’avversario al debutto sarà Joao Sousa, in tabellone come lucky loser: solo una sfida tra di loro, risalente alle qualificazioni di Halle 2019: l’azzurro, nemmeno 18enne, vinse il primo set per poi venir rimontato, ma da allora ne è passata di acqua sotto i ponti e Jannik è diventato un giocatore capace di arrivare alle ATP Finals.

Anche il secondo turno si mostra favorevole all’azzurro: affronterebbe uno tra l’americano Steve Johnson e l’australiano Jordan Thompson. L’atleta a stelle e strisce è stato il primo scalpo di spessore di Sinner, risalente al primo turno degli Internazionali d’Italia 2019, risultato replicato anche due anni dopo a Washington, torneo poi vinto dall’azzurro. Nessun precedente con Thompson, a parte la finale di doppio di Atlanta vinta da Jannik e Reilly Opelka: guarda caso, assieme all’oceanico c’era Steve Johnson.

Andando avanti, il potenziale avversario per entrare nella seconda settimana del torneo potrebbe essere uno tra Nikoloz Basilashvili ed Andy Murray, sfidanti al primo turno ed entrambi favoriti nel match successivo in cui incrocerebbero un qualificato fra il giapponese Taro Daniel ed il cileno Tomas Barrios Vera; la sfida con il georgiano, numero 21 del tabellone, sarebbe una primizia nella storia sportiva di Jannik, mentre con il Baronetto, apparso in ottima forma a Sydney, c’è da vendicare il ko subito a novembre al secondo turno di Stoccolma. 

Passiamo agli ottavi di finale, e ovviamente più si va avanti e più le possibili variabili aumentano. Le ipotesi più accreditate sono ovviamente le due teste di serie di quello ‘spicchio’, Casper Ruud ed Alex De Minaur. Con entrambi i precedenti sorridono all’azzurro: con l’australiano arrivò il successo che espresse al mondo il talento di Jannik alle Next Gen Finals 2019, mentre l’anno successivo l’azzurro si impose a Sofia, facendo un passo in più verso il primo titolo in carriera. È 2-0 anche con Ruud, testa di serie numero 8 del torneo: entrambi gli scontri sono andati in onda sul cemento di Vienna, a distanza di un anno l’uno dall’altro con Sinner che non ha lasciato un set al norvegese mostrando un gran gioco. In quel settore di tabellone è presente anche l’altro azzurro Lorenzo Musetti, che a Sofia resistette una frazione prima di arrendersi ai colpi dell’altoatesino. 

Dai quarti di finale, ci sono i migliori, e le possibilità di trovarsi di fronte una testa di serie più alta è assai elevata. Nello specifico, il probabile avversario di Sinner sarebbe Stefanos Tsitsipas: i tre match precedenti fra di loro hanno avuto un comun denominatore, la terra rossa. Due vittorie per il greco, agli Internazionali d’Italia 2019 con Jannik alla prima esperienza con un top 10 ed alla semifinale di Barcellona 2021, mentre l’altoatesino riuscì a vendicarsi sempre a Roma nel 2020 in una sorprendente vittoria. Lo score con Tsitsipas rispecchia come Sinner si comporti con i top 10, con 6 vittorie a raffronto di 12 sconfitte, con otto di queste ultime che sono arrivate con i primi quattro della classe ed altre tre con il solo Rafael Nadal: se dovesse arrivare a dover ritoccare questo score, sarebbe la conferma che il nativo di San Candido è, a poco più di vent’anni, uno dei tennisti più pericolosi al mondo sul cemento.

Foto: LaPresse