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Australian Open 2022, i favoriti: Djokovic punto interrogativo, Medvedev e Zverev vogliono approfittarne

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Con la pubblicazione del tabellone principale, l’Australian Open è ormai alle porte. Il 2022 comincia subito con velocità folli come sempre nella stagione tennistica, con il primo trofeo dello Slam immediatamente in palio; ma chi, tra i centoventotto giocatori in lista, ha davvero possibilità concrete di mettere in bacheca un trofeo che varrebbe una vita?

Tra i favoriti dovremmo inserire principalmente un nome, quello di Novak Djokovic. Ma tutto ciò che sta accadendo attorno alla sua figura ha i contorni di un thriller giudiziario: il numero 1 al mondo, semmai dovesse trovare conferma l’ipotesi di una manomissione del risultato del tampone del 16 dicembre a cui è risultato positivo, rischierebbe una squalifica di tre anni da parte dell’ATP. Anche se alla fine il serbo dovesse mettersi tutto alle spalle e scendere in campo, aleggerebbero un paio di dubbi: riuscirebbe a mettersi tutto alle spalle e a nutrirsi dell’eventuale tifo contro del pubblico oppure apparrebbe sfibrato e stanco dopo tutto quello che ha passato? Da sportivi, ci auguriamo di poterci porre correttamente queste domande.

Ma passiamo al tennis vero e proprio, torniamo a coloro che sono sicuri di giocare questo Major e puntano concretamente alla vittoria: Daniil Medvedev ed Alexander Zverev. Il tennista russo si è tolto la cosiddetta ‘scimmia dalla spalla’ con il successo agli US Open e sul cemento è il tennista più completo e temibile di tutti al di fuori di Djokovic; il tedesco va invece a caccia della sua prima prova dello Slam per impreziosire un palmares che, a ventiquattro anni e mezzo, è già di tutto rispetto. Per lui però, dopo l’oro olimpico, è il momento del successo che significhi davvero la sua consacrazione.

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Dietro di loro, un nutrito gruppo di outsider: il power tennis da fondo di Rublev solitamente si esprime al meglio proprio sul cemento, mentre Stefanos Tsitsipas lo scorso anno riuscì ad issarsi fino alla semifinale, venendo però spazzato via da Medvedev. Più dietro la quota azzurri, con Matteo Berrettini che ha ripreso ritmo con la ATP Cup ed uno Jannik Sinner apparso subito performante, così come la new sensation Carlos Alcaraz, al ritorno in campo dopo la positività al Covid, ed il duo canadese vittorioso in ATP Cup Auger-Aliassime/Shapovalov, ma tra i nomi su cui puntare inseriamo anche quelli di Rafa Nadal: cinque anni dopo l’Australia fu il teatro della resurrezione di Roger Federer che superò proprio il mancino di Manacor; a volte le storie si ripetono, seppur con attori diversi, e immaginiamo che gli piacerebbe molto essere questa volta nei panni dell’uomo pieno di commozione per una vittoria inaspettata da tutti.

Foto: LaPresse