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ATP Sydney 2022, Fabio Fognini condannato da due tie-break contro Brandon Nakashima

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E’ terminata negli ottavi di finale l’avventura a Sydney (Australia) di Fabio Fognini. Il ligure (n.36 del ranking) si è dovuto arrendere allo statunitense Brandon Nakashima (n.68 del ranking), impostosi per 7-6 (7) 7-6 (8) in 1 ora e 59 minuti di partita. Due tie-break hanno condannato l’azzurro, in un incontro nel quale alcuni errori ‘sanguinosi’ sono costati caramente al tennista di Arma di Taggia.

Nel match Fognini non ha trovato la continuità giusta nei turni in battuta, specie nei momenti di grande tensione. In questo aspetto Nakashima si è rivelato superiore e ha conquistato così l’accesso ai quarti di finale dove affronterà il connazionale Reilly Opelka (n.25 del ranking), uscito vittorioso dal confronto con l’australiano Jordan Thompson (n.73 ATP) per 6-3 6-2.

PRIMO SET – Fognini parte bene, strappando il servizio all’avversario e avendo l’opportunità di allungare. Il fondamentale della battuta non lo asseconda e così, a zero, concede il contro-break immediato. Si prosegue on serve, con Fabio però costretto ad annullare due palle break in totale nel sesto e ottavo game prima di giocarsi il tutto per tutto al tie-break. Una strenua lotta tra i due con il ligure che alza bandiera bianca sul 9-7.

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SECONDO SET – L’avvio è ad handicap per il n.36 ATP, visto il break ottenuto da Nakashima. La reazione dell’italiano c’è e nel quarto game si torna in parità (2-2). La frazione si sviluppa in maniera similare alla precedente, con Fognini sempre obbligato a consumare qualche energia in più nei propri turni in battuta. Si arriva al tie-break nuovamente e purtroppo Fabio ha di che rammaricarsi visti i tre set-point sprecati, prima della resa sull’8-6.

STATISTICHE – I numeri sorridono a Nakashima, superiore nel computo degli ace (7-5) e dell’efficienza al servizio: 70% di punti vinti con la prima e il 71% con la seconda rispetto al 66% e al 51% di Fognini. Da questo punto di vista anche la risposta dell’americano ha avuto un rendimento migliore: 36% dei quindici ottenuti rispetto alla seconda dell’azzurro, mentre il nostro portacolori si è attestato sul 29%.

Foto: LaPresse