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Oltre Cinquecerchi

Scacchi, Mondiale 2021, Magnus Carlsen: “Molto felice. 6a partita decisiva”. Nepomniachtchi: “Devo capire perché è successo e migliorare”

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Il match per il Campionato del Mondo è finito. Magnus Carlsen, per la prima volta, può parlare da pentacampione, dopo aver collezionato la quarta vittoria con Ian Nepomniachtchi, quella che lo ha portato anche a invertire in maniera completa il record nei suoi confronti. E, in conferenza stampa, gli è toccato il ruolo del protagonista.

Carlsen: “Chiaramente, a un certo punto non ha più potuto mostrare i suoi migliori scacchi, ed è un peccato per le emozioni nel match, ma penso che sia quel che succede quando finisci in una situazione difficile. Tutta quella preparazione non per forza significa che sai reggere il momento“. Nepomniachtchi sull’errore finale: “E’ dura fare punti quando fai mosse un po’ strane che forse neanche considereresti nel blitz“.

Ancora il Campione del Mondo: “Sono chiaramente molto felice. Non m’aspettavo andasse così, penso che sia stata una professionale performance, molto buona, complessivamente, e non ho alcun rimpianto. Sono solo molto soddisfatto“. E sull’andamento del match: “Dopo cinque partite c’erano state cinque patte e ho avuto poche chance per qualcosa in più. Poi tutto è un po’ andato per il verso giusto. Non t’aspetti per forza di scappare così in un match mondiale“.

Lo sfidante si analizza: “Il match, chiaramente, consiste di molti aspetti, non è solo preparazione scacchistica, ma anche fisica, piscologica. Chiaramente c’è tanta tensione, un po’ più di quella che credevo, ma non è una scusa per passar sopra ad alcune cose semplici che non sottovaluteresti mai in una partita blitz. Beh, che devo dire, devo capire perché è successo e migliorare“.

Carlsen: “Penso che la sesta partita sia stata eccellente, e al di là della qualità di tutte le mosse è stata una grande battaglia. E penso che sì, abbia deciso tutto. Questo è quel che mi porto dietro da un’ottima prospettiva“. Ma il suo pensiero è anche di aver giocato meglio: “In posizioni semplici credo di aver fatto pochissimi errori e questo aiuta in fatto di gioco tattico e posizionale. Le poche volte in cui la posizione era complicatissima abbiamo tutti e due fatto degli errori, ma lui ha fatto l’ultimo. Penso che il fattore principale sia legato al fatto che ho giocato meglio in posizioni relativamente semplici“.

Ancora Nepomniachtchi, prima di entrare in sala stampa, a Mike Klein di chess.com: “Ero stranito dalla strategia del mio avversario, perché non ha mai cercato di fare pressione, non ha mai tentato di giocare per qualcosa di reale. Stava solo provando a tenere pari qualunque posizione, non importa se col Bianco o col Nero, ma alle volte sembra che sia sufficiente non sbagliare e aspettare che l’altro lo faccia“. Al che Carlsen risponde: “Penso che a un certo punto la strategia migliore sia di aspettare, sapendo che sei avanti. Essere solidi può anche essere la miglior via per vincere“. E ammette di aver giocato in modo più conservativo tre anni fa: “Col Bianco, non dico che fossi conservativo, almeno cercavo linee diverse, tentavo di giocare, ma si può vedere come molte decisioni alla fine finissero lì. Penso che alla fine sia andata bene“.

E due parole su Alireza Firouzja: “Sono stato molto impressionato da quello che ha fatto al Grand Swiss e agli Europei a squadre, e posso dire che questo mi ha motivato più di ogni altra cosa“.

Foto: FIDE / Niki Riga