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Nuoto, la conferma di Martina Carraro e l’occasione persa di Arianna Castiglioni

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Un film già visto ma solo a metà. Il sorriso raggiante di Martina Carraro, gli occhi azzurri che brillano mentre canta l’inno dopo aver vinto i 100 rana agli Europei in vasca corta. Era successo a Glasgow ed è successo ancora, a Kazan ma stavolta l’altra metà del cielo, o dello stagno, visto che si parla di specialiste delle rane, Arianna Castiglioni, era già negli spogliatoi ad interrogarsi sul perchè di una gara così lontana dalle aspettative della vigilia.

Sembrava tutto apparecchiato per il riscatto della ranista lombarda a cui il destino ha tolto tanto quest’anno e invece ancora una volta l’urlo è rimasto strozzato in gola e in questo caso non c’è stata nemmeno la consolazione di uno degli altri due gradini del podio. Capire cosa sia accaduto ad Arianna Castiglioni da ieri, quando sembrava poter dominare e aveva vinto sia batteria, sia semifinale in totale controllo, è difficile. Sta di fatto che ancora una volta la specialista lombarda della rana è mancata all’appuntamento con il successo, stavolta però nell’occasione in cui era attesa come difficilmente le era capitato in passato.

Una situazione che invece deve aver giovato a Martina Carraro che, più scarica di responsabilità, è entrata in acqua con il coltello fra i denti ribaltando il pronostico della vigilia. L’atteggiamento arrembante della genovese di stanza a Imola ha messo in soggezione le avversarie che hanno provato ad attaccarla ma che si sono ritrovate con poca birra in corpo nel momento decisivo della gara, quando Carraro andava per migliorare il personale e per Chikunova e Jefimova, due da tenere d’occhio per il futuro, l’asticella si è alzata troppo.

Per Martina Carraro arriva la ciliegina sulla torta di un anno a questo punto molto positivo. Il record italiano nei 100 rana, con qualificazione olimpica, la finale a cinque cerchi, il podio europeo in vasca lunga, una ISL da protagonista e adesso il bis d’oro nella rassegna continentale in vasca corta. Tutto questo quando in atto c’è una delle battaglie a tre (ma potrebbe diventare a quattro) più complicate ed esaltanti della storia del nuoto italiano. Ma la genovese ha fortificato, nelle difficoltà vissute per una certa parte della carriera, il carattere e quando c’è da combattere lei si fa trovare pronta e spesso riesce a dare il meglio di sè.

Foto Lapresse