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Basket, Sebastiano Bianchi è tornato a casa dopo 36 ore. Lieto fine per il giocatore di Legnano

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Una splendida notizia viene battuta da La Stampa in piena notte: Sebastiano Bianchi si è presentato spontaneamente a casa dei genitori, a Verbania, 36 ore dopo che se ne era persa ogni traccia e in molti avevano temuto un gesto estremo. Finisce con sorrisi, anche se ancora dello choc ben più che comprensibile vista l’apprensione, una vicenda che ha tenuto col fiato sospeso l’intero mondo del basket italiano.

Il giocatore in forza ai Legnano Basket Knights, attualmente in Serie B, ma (anche con Bianchi a roster) con un passato in A2, aveva fatto perdere le proprie tracce nella notte tra lunedì 9 e martedì 10. Era stata rinvenuta la sua auto tra Teatro Maggiore e Villa Taranto. Come riporta il quotidiano torinese, nella notte tra lunedì e martedì una BMW bianca, parcheggiata in largo Palatucci, aveva affiancato l’auto di Bianchi, ed era proprio questa su cui si erano concentrati i carabinieri nelle ultime ore.

Molti compagni di squadra si sono fatti sentire tramite la trasmissione di Rai3 “Chi l’ha visto”, lanciando un accorato appello per il suo ritorno a casa, che è fortunatamente avvenuto. In precedenza anche il fratello Mattia aveva lanciato, via Facebook, un messaggio che valeva anche come richiesta alla persona che, dagli accertamenti, si era incontrata proprio con Sebastiano.

Restano ora da chiarire tutte le questioni legate all’accaduto, dal momento che di mezzo c’è anche un telefono da cui erano stati cancellati tutti i dati possibili e immaginabili. La cosa più importante, però, è una: che in questa situazione si possa celebrare il fatto che la vita continui. E, soprattutto, che Sebastiano Bianchi possa, una volta riacquistata la giusta serenità, tornare sul parquet del PalaBorsani di Castellanza, sede delle partite di Legnano.

Credit: Ciamillo